Filippo Porro

Partendo da questo senso di smarrimento e d’incapacità di scelta che attraversano la maggior parte dei giovani oggi, come ci si muove quando si è portati a scegliere di se stessi? Navigante, naufrago, in una società satura di conoscenza, di opinione, di linguaggio, sovraccarica di possibilità e false libertà, tento di danzare. Un corpo che racconta. Solo. Che cerca, trova, si perde, non sa che fare. Combatte tra il tentativo di reagire e il completo abbandonarsi al vuoto, fino ad arrivare ad una stasi.

Momenti di noia, ecco, di stanchezza, di insoddisfazione. Momenti precipitosi. Parlo di quei momenti in cui chi è ancora giovane è portato a compiere atti avventati” – Da La Linea D’ombra, Joseph Conrad.

bio

Nel 2015 si diploma al corso di Teatro-Danza della Scuola Civica Paolo Grassi di Milano. Negli stessi anni, si forma come attore presso la scuola Proxima Res diretta da Carmelo Rifici. Dopo gli studi segue il maestro Dominique Dupuy in Italia e in Francia. Lavora come danzatore insieme a Marco Baliani, Luca Veggetti, Paola Lattanzi, Marcela Serli. Nel 2016 crea il suo primo lavoro coreografico, il solo “Il mare, la barca e il suo capitano”. Attualmente collabora insieme ad Alessio Maria Romano per la compagnia A.M.R teatro danza in un percorso di ricerca coreografica/teatrale ma anche pedagogica.