Ambra Pittoni

Siate misteriosi e sarete felici

Questa frase scritta da Gaugain all’entrata della sua casa sull’isola di Avahoa nell’arcipelago Marchesi dà il titolo agli esercizi di auto oggettificazione o descrivibili anche come soggettificazione universale.
Il mio progetto di ricerca prende spunto dalle teorie della corrente filosofica denominata realismo speculativo.
In particolare sono interessata alla riconsiderazione delle gerarchie tra le cose esistenti, animate e inanimate, visibili e invisibili in un indagine corale e singola attraverso l’esplorazione della mimesi, della stasi, (della telepatia?).
Un fuoco particolare interessa la fluidità/permeabilità tra oggetti e soggetti: il punto più importante non è che gli oggetti percepiscano di esistere, ma che percepiscano di essere in relazione tra loro.

L’invito ad essere misteriosi indica l’attitudine delle “cose” non umane, chiuse e disponibili al tempo stesso.
Infine desidererei esplorare la collezione di oggetti come dinamica spaziale di composizione/visione di un mondo.

bio

Ambra Pittoni è una performance artist e ricercatrice interessata a come l’intreccio tra pratiche corporee e circostanze spaziali emerga come territorio dell’affettività e come veicolo di potenzialità epistemologiche inesplorate. A tal fine utilizza la coreografia, le pratiche somatiche, l’installazione, il suono e la scrittura per esplorare e produrre corpi fittizi, modalità di conoscenza, circostanze di conoscenza collettiva.

Insieme a Paul-Flavien Enriquez-Sarano e Lucrezia Calabrò Visconti ha fondato The School of the End of Time, un’istituzione research-based con un approccio non gerachico tra ricerca teorica e ricerca artistica.

Dal 2018 è parte del team curatoriale di Workspace Ricerca X – Drammaturgia e ricerca.
Si è laureata all’Università Paris 8 con una tesi su La fine dell’arte ed è dottoranda alla Linz University of the Arts con il progetto The promise of the abyss – Pratiche corporee e nuovi spazi di conoscenza. Nel 2022 è stata borsista del centro VALIE EXPORT.

Tra le varie ha presentato i suoi lavori alle OGR (Torino), PAV (Torino), Fondazione Baruchello (Roma), Le Crédac (Ivry sur Seine), De Appel (Amsterdam), Maga Museum of art (Milano), CCA Zamek Ujazdowski (Varsavia), Ashkal Alwan (Beyrut), Roberta (Francoforte), Sophiensaele (Berlino). È stata visiting professor presso la NABA (Milano) e l’ENSAPC (Cergy). Tra le pubblicazioni più recenti ricordiamo The Saintly Hypochondriac, a cura di The School of the End of Time pubblicato in L’ANO SOLARE, un programma lungo un anno sul sesso e l’auto-esibizione, a cura de Il Colorificio, pubblicato da Axis Axis, Ten obvious and not so obvious questions about artistic research, in the Artistes Chercheur.es / Chercheur.es artistes Performer Les Savoirs, a cura di Chloé Dechery e Marion Boudier e pubblicato da Les presses du réel.