Claudia Adragna

HOW MUCH? QUANTO COSTA?

La ricerca vuole tentare di riflettere sin dal titolo sul ristabilimento di un ordine di senso dell’esistenza. Come danzatori e come esseri umani. Capire dandosi un tempo di esplorazione cosa è davvero necessario alla scena oltrepassando l’idea di vendibile ma ragionando di più sull’utile e l’inutile dell’agire. Interrogarsi sul valore delle cose.

Il commercio è, nella sua essenza, satanico. Il commercio è il prestato-reso, ovvero il prestito con il sottinteso: Rendimi più di quanto ti do. Lo spirito di ogni commerciante è completamente viziato…il meno infame di tutti i commercianti è quello che dice “Siamo virtuosi per guadagnare molti più soldi degli stupidi viziosi”. Per il commerciante, l’onestà stessa è una speculazione a scopo di lucro. Il commercio è statanico perché è una delle forme dell’egoismo: la più bassa e la più vile.” – Nuccio Ordine, Manifesto L’utilità dell’inutile.

di Claudia Adragna e Statolento – collettivo di arti vive

bio

Laureata all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino in Pittura. Collabora come interprete: Tecnologia Filosofica, Compagnia TarditoRendina-TO (2011). Coautrice di: “Perché Deserto” Statolento- collettivo di arti vive, vincitore del bando Choreographic Collision 7 debuttato a Venezia nel febbraio 2016. Autrice di: “Ciccina-cosa ancora dobbiamo aspettare?” Festival Pillole-sezione Principi Attivi Settembre 2015 e per Insoliti Festival Internazionale della nuova danza Dicembre 2015. Coautrice di ”Break and come back in our self” duo con Francesca Bovino presentato per Lov#5 a Torino nel giugno 2013 e Festival “Perse Visioni” in Puglia, tra i 15 finalisti di One Minute dance. Sviluppa la sua ricerca coreografica con la partecipazione al network B.I.D.E. (Barcelona International Dance Exchange) nel 2012 e Aprile 2014. Nella primavera del 2015 fonda Statolento collettivo di teatro danza nato nel contesto della Cavallerizza Reale Occupata a Torino il cui primo esito è Studio sulla Lentezza.