Jacopo Jenna

Désir Mimétique

Il titolo è un riferimento libero al concetto di “desiderio mimetico” teorizzato dell’antropologo fran- cese René Girard il quale sostenne che l’imitazione umana è alla base di molti fenomeni che carat- terizzano il nostro comportamento. Il progetto vuole porre l’attenzione sulla percezione di alcuni elementi legati alla danza contemporanea partendo dal concetto di imitazione, come elemento basilare per l’incorporazione della danza e la trasmissione culturale, su come determinate informazioni e qualità di movimento si replicano o si trasferiscono da una persona all’altra attraverso un processo memetico. [La memetica postula il meme come la fondamentale unità nella evoluzione sociale, un processo che viene trattato come tecnicamente equivalente all’evoluzione biologica e genetica. Il termine è stato coniato da Dawkins, per analogia con “gene”; indica una unità di informazione intellettuale o culturale, che sopravvive abbastanza tempo per essere riconosciuta come tale, e che può passare da una mente all’altra.]
Il processo di ricerca si concentrerà su principi semplici come la copia, la trasformazione e la ricomposizione attraverso la copia in diretta di filmati composti da vari esempi di coreografie dell’ultimo secolo, dai balletti di Nižinskij, passando per Merce Cunningham, Yvonne Rainer o ai passi di street dance di oggi. I movimenti, talvolta complicati o astratti, mutano in una nuova danza in cui l’errore diventa un elemento di novità che trasforma il processo di imitazione nella creazione di qualcosa di nuovo ed inaspettato.
Il progetto ha avuto una prima fase di ricerca e sviluppo tramite la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze in collaborazione con il Lycée Victor Hugo, promosso nel corso dell’anno scolastico 2016/17, con l’obbiettivo di coinvolgere un gruppo di circa trenta bambini della scuola materna di età compresa tra i 4 e i 5 anni. Il laboratorio si è svolto tra marzo e aprile 2017 nel corso di alcuni appuntamenti tenuti negli spazi del Lycée Victor Hugo di Firenze durante i quali i bambini sono stati coinvolti in una serie di esercizi performativi che hanno previsto l’interazione dei partecipanti con alcuni video proiettati durante gli incontri. Al termine del calendario di attività è stato realizzato un video che documenta l’ultima fase del laboratorio in cui i bambini si confrontano con alcuni esempi di coreografie.

 

bio

Jacopo Jenna è un coreografo, performer e filmaker che crea lavori per la scena, il video e per installazioni. La sua ricerca indaga la percezione della danza o la coreografia come pratica estesa. Laureato in Sociologia si approccia alla danza in età adulta formandosi presso Codarts (Rotterdam Dance Academy). Ha collaborato in Europa con compagnie stabili e progetti di ricerca coreografica. Il suo lavoro è prodotto e supportato da spazioK/Kinkaleri, negli ultimi anni ha presentato i suoi progetti presso festival ed istituzioni come Centrale Fies, Cango/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, MART – museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Contemporanea Festival, Pépinières européennes pour jeunes artistes / Jeune Création-Vidéo Cinéma, Fondazione Palazzo Strozzi, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Fabbrica Europa, LeMurate Progetti Arte Contemporanea, CROSS International performance award.

www.jacopoj.it