Mirko Guido

 

Ha conseguito il Master in Pratiche Performative presso la SKH (Università delle Arti di Stoccolma). Lavora con la coreografia come pratica espansa, e costruisce spazi performativi attraverso un approccio transdisciplinare, utilizzando diversi mezzi, tra cui la danza, il video, il testo e le pratiche partecipative. Le sue ricerche si concentrano sull’esplorazione, la reinvenzione e la sperimentazione della costante negoziazione di ruoli, responsabilità, estetica ed etica che operano nel contesto della pratica coreografica. Nei suoi processi utilizza metodi ispirati a tecniche documentaristiche, strutture di gioco e pratiche somatiche. Mette in discussione e articola le distanze tra archivi personali e materiali ready-made, tra l’attenzione alla relazione con l’Altro con lo spazio e con le sensazioni corporee, tra il soggetto e l’oggetto, attraversando trasversalmente queste esperienze per destabilizzare separazioni dualistiche. I suoi primi lavori coreografici gli sono valsi il Primo Premio e il Premio del Pubblico all’ International Choreographic Competition di Hannover, e la nomination come Young Choreographer to Watch nella rivista Ballet Tanz. Ha realizzato opere per lo Staatstheater Saarbrücken e lo Staatstheater Wiesbaden, prima di dedicarsi a progetti come artista indipendente. Ha presentato i suoi lavori in Svezia, Italia, Francia, Serbia, Portogallo, Grecia, Germania e Svizzera, ed è stato in residenza presso centri artistici come PACT Zollverein, Uferstudios, Work Space Bruxelles, Summer Studios Rosas, Dansens Hus, c.off/CCAP, Saari Residence. Come ballerino ha fatto parte delle compagnie di danza del Theater Hagen, Tanz Theater Bielefeld, Staatstheater Saarbrücken, Staatstheater Wiesbaden e Cullberg Ballet, lavorando con una grande varietà di coreografi e sperimentando metodi coreografici molto diversi.