HOME IN HOMELESSNESS

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a cura di Workspace Ricerca X
con Cristina Caprioli

09 Novembre 2019
10:00 > 00:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51

Tel. +39 011 4322902
biglietteria@piemontedalvivo.it

info

Tel. +39 340 54 34 897
ricercaxinfo@gmail.com

Partecipazione gratuita
E’ gradita la prenotazione.

download programma

info biglietteria

*​Questa giornata è realizzata con il sostegno della ​Fondazione Piemonte dal Vivo​ e inserita nell’ambito delle attività sostenute da ​Lavanderia a Vapore / Casa della danza network EDN

Negli ultimi anni il tema della r​ icerca artistica​ è diventato centrale nella discussione della creazione artistica, dell’alta formazione, dell’istituzionalizzazione dei processi di conoscenza.
Da una parte la ricerca viene intesa come ​luogo del potenziale,​ sovversivo e critico, rafforzando il ​ruolo epistemologico del processo artistico,​ dall’altra invece essa viene legittimata solo in quanto elemento fondante di c​ reatività e innovazione,​ essenziale per stimolare l’​economia creativa​.

Workspace Ricerca X – con il contributo speciale di ​Cristina Caprioli​ (coreografa e ricercatrice basata a Stoccolma, fondatrice di ccap) e l’intervento di​ ​Leonella Grasso Caprioli​(​ConsiglieredelMinistroMIURON..LorenzoFioramonti)-proponeunag​ iornata di studio per interrogarsi collettivamente su quali siano le strategie di sviluppo, consolidamento e internazionalizzazione per la ricerca artistica,​ ​dando luogo a uno spazio in cui le regolari modalità di presentazione, discussione e condivisione della danza sono sfocate a favore di nuove interpretazioni del cambiamento in atto.

Cosa succede quando un terremoto sconvolge il tuo ambiente domestico?

Soggetti e oggetti post-disciplinari creano le condizioni affinché la casa tremi, possa cambiare, ammorbidirsi, fondersi. Uno spazio per un terremoto domestico, pubblico e privato, un’installazione spaziale di oggetti e soggetti attraverso cui riflettere e immaginarelatrasformazionesaràattivad​ alle10:00alle00.00del9novembre2019in Lavanderia a Vapore​ per festeggiare l’ultimo giorno dell’annualità di Ricerca X.

HOME IN HOMELESSNESS​ >>>​ I​l programma è articolato in quattro stanze: puoi scegliere quali di queste attraversare oppure partecipare all’intera giornata.

h. 10:00 > 13:00

RESEARCH DIALOGUES
# room 1

Dalla micro politica delle pratiche artistiche alla macro pratica delle politiche culturali.

Come ‘pre-figurare’ ambienti di ricerca artistica per la danza contemporanea?

Attraverso una riflessione multi-scalare e transnazionale, tecnico-politico e artistica, dalle ossa alla policy, ci si propone di indagare i cambiamenti incrementali o shock endogeni che avvengono nella relazione tra comunità di pratiche, contesto istituzionale e dance based knowledge.

Quali sono le condizioni necessarie per creare, mantenere e ‘pre-figurare’ gli ambienti di ricerca all’interno di questo ecosistema?​ Quali cambiamenti emergono nelle pratiche coreografiche?

Con la partecipazione di:
Cristina Caprioli​, coreografa ricercatrice, fondatrice ccap – organismo di produzione indipendente (Stoccolma)
Leonella Grasso Capriol​i, Consigliere del Ministro MIUR ON. Lorenzo Fioramonti

Modera:
Carlotta Scioldo,​ dramaturg, dottoranda in Urban and Regional Development e coordinatrice dell’European Dancehouse Network

h. 15:00 > 17:00

RESEARCH DIARIES
# room 2

Pratiche, materiali, traiettorie di ricerca artistica.

Gli artisti partecipanti di questa annualità Ricerca X 2019 #itsnotaboutexplaining condividono pratiche e materiali che hanno punteggiato il loro percorso andando a delineare possibili traiettorie di indagine.

con ​Alice Ruggero​ e L​eo Merati​, R​iccardo Guratti​, Annika Pannitto​, Elisabetta Consonni​, E​lisa Turco Liveri,​ ​Lucia Guarino

Alice Ruggero e Leo Merati C​ome un pezzo di pane
Riccardo Guratti ​Intus et in Cute
Annika Pannitto​ ​The third Table
Elisabetta Consonni​ ​Ti voglio un bene pubblico
Elisa Turco Liveri ​​Aporia
Lucia Guarino ​​in.col.to – pratiche di biodiversità

h. 17:30 > 19:00

RESEARCH DISPLAYS
# room 3

Come fosse un ascolto disteso
Performance Lecture
di Cristina Caprioli

Cristina Caprioli danza e discute sulla coreografia come ricorrenza prolifica e inclinante, e sulla percezione come partecipazione ripetuta e dispersa.

Cristina Caprioli​ è​ una delle coreografe più affermate e riconosciute a livello internazionale della scena svedese. A metà anni ’90 fonda l’organizzazione indipendente ccap, dove produce performance, installazioni, film, oggetti, pubblicazioni e altre coreografie, e conduce progetti di ricerca interdisciplinari di lungo periodo. Il suo lavoro coreografico si caratterizza per precisione, complessità e un’alta tecnologia del corpo. Tutte le sue produzioni sfidano i formati normativi e le economie di scambio del settore. Negli anni 2008-2013 è stata docente di composizione coreografica presso la Scuola di Danza e Circo (DOCH) di Stoccolma, dove ha sviluppato metodi e formati per la ricerca artistica. Ha ricevuto diversi premi e sovvenzioni e ha avuto un ruolo significativo nello sviluppo del discorso critico nel campo della danza e della coreografia in Svezia.

h. 20:00 > 00:00

RESEARCH DETOURS
# room 4

Pratiche di ascolto dei suoni

a cura di ALMARE

ALMARE​ si dedica ai linguaggi contemporanei che utilizzano il suono come mezzo espressivo, ritenendo interessante proporre un pensiero che eviti di frammentare in categorie esclusive le diverse pratiche legate al suono.

ALMARE​ ha collaborato con istituzioni e realtà nazionali e internazionali quali Cité Internationale Des Arts, Barriera Contemporanea, MACAO, NABA – Nuova Accademia Belle Arti, PAV-Parco Arte Vivente, Standards, Superbudda. Ha coinvolto artisti e ricercatori quali Adam Asnan, Luca Garino, Renato Grieco, Mauro Lanza, Enrico Malatesta. Membri: A​mos Cappuccio,​ ​Giulia Mengozzi,​ ​Luca Morino,​ ​Gabriele Rendina Cattani.

h. 21:00 > 00:00

DanceHall

con HERMANA9
Dj set, gran ballo finale

Lo spazio di lavoro si trasforma in uno spazio di svago. Cosa aspettarsi dall’ incontro informale?

Between the rooms

* 13:00 > 15:00 Déjeuner sur l’herbe
Per il pranzo vi proponiamo un picnic indoor. Nel foyer troverete uno spazio preparato per la condivisione del pranzo al sacco. Voi portate il cestino, Ricerca X offre il caffè.

* 19:00 > 24:00 A la belle étoile
Aperitivo con vino e focaccia, drinks a seguire durante il gran ballo.

 

HOME IN HOMELESSNESS
con Cristina Caprioli, Leonella Caprioli, Riccardo Guratti, Alice Ruggero, Leo Merati, Annika Pannitto, Elisa Turco Liveri, Elisabetta Consonni, Lucia Guarino, Francesco Dalmasso, Ambra Pittoni, Erika Di Crescenzo, Andrea Macchia.

Questa giornata di studi è realizzata con il sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo e inserita nell’ambito delle attività sostenute da Lavanderia a Vapore / Casa della danza.

Micro-Landscape of practices and discourses

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a cura di Ricerca X
26 Settembre 2020
10:30 > 19:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

Il team di Workspace Ricerca X, in residenza nel mese di settembre 2020 negli spazi della Lavanderia a Vapore, propone un micro-paesaggio di pratiche e discorsi, per approfondire la riflessione attorno agli outcome della ricerca artistica. Un’apertura pubblica che gravita attorno alla domanda: quali formati di condivisione per la conoscenza prodotta in un processo di ricerca?

Nelle parole dell’artista belga Gosie Vervloessem: “How can a slow, almost invisible process be made apparent?” (Come può un processo lento, quasi invisibile, esser reso manifesto?).

Attraverso la presenza degli artisti invitati per questa annualità – Elisabetta Consonni (Milano), Mirko Guido (Stoccolma) e Sara Manente (Bruxelles) – e del tutor Bart Van den Eynde, insieme al team curatoriale del progetto formato da Erika Di Crescenzo, Francesco Dalmasso, Ambra Pittoni ed Elisa D’Amico, Ricerca X predispone un ambiente entro il quale articolare pratiche e discorsi, a partire da questa e da altre domande.

 

All’interno di RIDIAMO FIDUCIA AI CORPI di Lavanderia a Vapore

MAKING DANCE FICTIONAL PARTY ART IS NOT FUN?

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a cura di Workspace Ricerca X
21 Aprile 2017
22.00 > 3.00
Torino Superbudda
Docks Dora

via Valprato 68
info biglietteria

Può essere la festa un luogo dove il pubblico incontra le pratiche artistiche? Può essere l’Arte un momento di divertimento condiviso? Venerdì 21 aprile Workspace_Ricerca X – piattaforma per lo sviluppo e il sostegno della ricerca artistica curata da Carlotta Scioldo e Erika Di Crescenzo (Ass. StandOrt) organizza, in collaborazione con Superbudda – Creative Collective, MAKING DANCE _ FICTIONAL PARTY, un’evento , una festa per creare uno spazio di confronto diretto e informale tra gli artisti in residenza e il pubblico. Questa volta infatti gli artisti “escono dal teatro” e si spostano negli spazi del Superbudda (uno dei più interessanti luoghi della sperimentazione e produzione artistica torinese, nello stesso tempo anche un noto club che ospita concerti ed eventi culturali), e organizzano una vera festa.

Programma della serata prevede molteplici micro interventi artistici, che spaziano tra danza contemporanea, performance, arti visive, digitai art e musica, ideate appositamente per l’occasione dagli artisti in residenza: Claudia Adragna, Francesca Antonio, Amina Amici, Francesco Collavino, Francesco Dalmasso, Elisa Ferrari, Donatella Marrone, Lucia Palladino. Un sfida per trovare delle nuove modalità per far incontrare l’arte con il divertimento, la ricerca artistica e il confronto con il grande pubblico. La festa viene intesa come momento dell’incontro, dell’imprevisto, dell’aspettativa, del piacere.

Come luogo di sperimentazione e ricerca, dove la comunità incontra se stessa. E’ l’occasione in cui il gesto si trasformi in danza, e la danza in coreografia. Ingresso libero con tessera Superbudda 2017, il contributo per la tessera annuale è di€ 5,00, info http://www.superbudda.com/tesseramento Il MAKING DANCE _ FICTIONAL PARTY si svolgerà nell’ambito della terza sessione annuale del progetto Workspace Ricerca X – piattaforma per lo sviluppo e il sostegno della ricerca artistica curata da Carlotta Scioldo e Erika Di Crescenzo (Ass. StandOrt), che ospiterà ad aprile 9 coreografi provenienti dal territorio nazionale: Lucia Palladino, Francesco Dalmasso, Francesco Collavino, Francesca Antonino, Amina Amici, Donatella Morrone, Claudia Adragna, Dario La Stella. lavoro si svilupperà nell’arco di due settimane – da martedì 18 aprile a domenica 30 aprile negli studi della Lavanderia a Vapore di Collegno. A partire da dicembre del 2016, i coreografi sono impegnati nello sviluppo di un personale progetto di ricerca artistica affiancati da Ricerca X e da tutors internazionali, attraverso la condivisione di pratiche con modalità quali, per esempio, il peer-coaching. Ospiti di questa sessione saranno il tutor italo-tedesco Marco Berrettini, coreografo della compagnia Melk Prod, di ritorno da Parigi dove ha recentemente debuttato con la sua ultima creazione iFeel 4, presso il Centro Nazionale della Danza di Pantin; ed Elisa Ferrari, ca-fondatrice della compagnia Pirate Jenny e dal 2009 danzatrice e assistente alla creazione per la compagnia Ambra Senatore.

Il progetto Workspace_Ricerca X, direzione di Carlotta Scioldo e Erika Di Crescenzo (ass. cult. StandOrt), è una piattaforma per lo sviluppo e il sostegno della ricerca artistica attraverso il supporto artistico e operativo di professionisti nel campo della danza contemporanea e performance. Workspace, il termine di impronta europea indica un centro specializzato nella ricerca applicata di una o piu discipline artistiche al fine di produrre conoscenza basata sull’innovazione. Il lavoro si sviluppa in cinque fasi di due settimane ciascuna (da novembre 2016 a novembre 2017) in cui 9 giovani autori condividono il loro lavoro con gli altri professionisti selezionati, si confrontano periodicamente con il pubblico e sono accompagnati da tutors internazionali, dramaturg del processo creativo. Durante ogni fase di lavoro sono previste due tipi di apertura pubblica: THINKING DANCE, format di discussione teorica e MAKING DANCE condivisione di lavori coreografici, al fine di offrire al pubblico la possibilità di avvicinarsi al processo creativo e agli strumenti di creazione. Il focus del progetto e infatti stimolare il dibattito sulle pratiche performative contemporanee e sulle politiche culturali, attraverso la creazione di un network, analizzando la complessità dell’impatto economico e culturale di queste attività sul territorio. Tutors invitati sono Charlotte Zerbey, Cristina Caprioli, Marco Berrettini, Stefano Tommasini, Bart Van Den Eynde. Il progetto e realizzato con il sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo e in collaborazione con l’ Università degli Studi di Torino, Prof. Alessandro Pontremoli; Dance Hub Anghiari (Anghiari); Peer-coaching Company Blu (Sesto Fiorentino).

Contatti

Ass.cult. StandOrt
Ewa Gleisner

ricercaxinfo@gmail.com

RE:SEARCH _ Landscape of practices

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a cura di Workspace Ricerca X
27 > 28 Maggio 2017

sabato 16:00 > 20:00
domenica 12:00 > 20:00

Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

LANDSCAPE OF PRACTICES si propone come un simposio sulla ricerca artistica per spettatori e ricercatori. Prima dell’idea di spettacolo come prodotto finito, ma oltre il concetto di work in progress o studio preliminare, il simposio vuole essere una finestra sulla bottega interiore degli artisti, attraverso cui gli spettatori sono invitati a sbirciare. Un paesaggio, appunto, di pratiche artistiche a cui affacciarsi con sguardo aperto e curioso, in un dialogo da cui trarre, ma anche donare, spunti e conoscenza. Attraverso i tre focus si invita a partecipare ad una riflessione pratico-teorico sulla ricerca artistica.

SABATO 27 MAGGIO

#RESEARCH ENVIRONMENT
Gli ambienti di ricerca sono luoghi “complessi” dove prendono forma processi non lineari. Quali sono le tipologie di conoscenza che emergono da essi?

h. 16.00 – 19.00

INCONTRI CON LE PRATICHE ARTISTICHE DI
Sara Manente “Spectacle #2,5” _ indaga la relazione tra danza e linguaggio dal punto di vista economico, poetico e performativo
Lucia Palladino (+ Alice Ruggeri) “What is real? studio per “come il cane con il suo padrone”, sul desiderio come etimologia delle cose”_ una ricerca sulla composizione in tempo reale e sulle mappe di rappresentazione della realtà
Amina Amici (+ Cinzia Sità, Francesca Cinalli) “Istinti tradotti” _ attraverso il ruolo delle mani come strumento di trasmissione

TALK
Comunità di pratiche e conoscenza tacita Carlo Salone (professore di Sviluppo Territoriale presso il DIST, Università di Torino).

DOMENICA 28 MAGGIO

# TACIT KNOWLEDGE
La conoscenza tacita è una conoscenza non ancora codificata. Qual’è la relazione tra ricerca artistica e conoscenza tacita? Quali sono le forme di conoscenza che derivano dalle pratiche artistiche legate al corpo e alla performatività?

h. 12.00 – 16.00

INCONTRI CON LE PRATICHE ARTISTICHE DI
Donatella Morrone “P.L.S. /Punto, Linea, superficie.” _ un’indagine sui concetti basilari dello spazio sulla scorta di Kandinskij
Francesco Collavino “Catastrofe” _ come elemento (anche creativo) di cambiamento
Claudia Adragna “How much? Quanto costa” _ una relazione fra utile, inutile e vendibile
Francesca Antonino “Apollo13” _ il tempo come materia di indagine: come un luogo del corpo, come principio di qualità del gesto

# ARTISTIC RESEARCH AND MATERIALSI
materiali sono quello che viene “trovato” durante la traiettoria della ricerca. Cosa produce ulteriormente il rapporto tra i materiali di ricerca e il ricercatore?

h. 16.30 – 19.00

Margherita Landi “World behind us :: Duet edition” _ sulla sincronicità junghiana
Dario La Stella (+ Valentina Solinas) “Homo Spatium” _ la relazione tra spazi, confini e identità
Francesco Dalmasso (+ Elisa D’Amico, Alessio Mazzaro) “// Couchscore – a distance investigation on writing and trasmitting scores” _ studio sulla simultaneità e dialettica assenza/presenza con un divano e una video chat

TALK
Ricerca artistica e ricerca scientifica: materiale, metodo, esperimento
Mario Benassai (fisico nucleare e biofisico lavora in collaborazione con l’agenzia spaziale italiana, europea e la Nasa).

a cura di Workspace Ricerca X
con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo

*evento realizzato da Workspace Ricerca X nell’ambito del progetto Residenze Coreografiche Lavanderia a Vapore 3.0/ Piemonte dal Vivo

Info e prenotazioni

Il simposio è a ingresso gratuito

e­mail: ricercaxinfo@gmail.com
tel. +39 331 65 27 431

Download Programma
Comunicato Stampa

** Sarà possibile usufruire del servizio bar e ristorazione durante le pause e il pranzo della domenica.

Landscape of practices: Expanded Choreography on the spot

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display collettivo a cura di Workspace Ricerca X
13 Giugno 2019
17:00 > 21:00
Torino OGR
Duomo

Corso Castelfidardo, 22
info biglietteria

Landscape of practices: Expanded Choreography on the spot vuole essere l’occasione per approfondire lo sguardo e l’ascolto dentro il paesaggio delle pratiche artistiche contemporanee che nascono e si sviluppano nel campo della danza. Integrando il display come strumento di condivisione dei processi di ricerca si configura un discorso in cui significati e produzione di conoscenza vengono costantemente rinegoziati tra loro e con le visitatorə.

L’incontro sviluppa i propri contenuti a partire dalla mostra Carousel dell’artista anglo-argentino Pablo Bronstein, curata per le OGR Torino da Catherine Wood, Senior Curator, International Art (Performance) presso la Tate Modern di Londra. La mostra, visitabile fino al 9 giugno, indaga il rapporto tra corpi in movimento e spazi architettonici, tra performance e dinamiche di fruizione dello spazio.

PROGRAMMA

Il programma durerà 4 ore e sarà strutturato in due momenti:

17.00-18.30
Estroflessione della spirale – Display collettivo / Performare la ricerca

Come possiamo produrre una forma che permetta a cose che accadono separatamente di essere ripensate nella loro interconnessione? (Coreografia)

19.00-21.00
Introflessione della spirale – Pratica collettiva / Condivisione di discorsi

Come si può mettere in comune un discorso del corpo?

Con le artistə danzatorə e coreografə: Elisabetta Consonni, Rebecca Marta D’Andrea, Riccardo Guratti, Elisa Turco Liveri, Alice Ruggero + Leo Merati, Lucia Guarino, Ambra Pittoni, Francesco Dalmasso, Erika Di Crescenzo

THE EVER PRACTICING LANDSCAPE _ apertura degli studi

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con Michela Depetris, Marta Olivieri, Francesca Saraullo, Valerie Tameu, Amalia Franco e Doriana Crema
23 Settembre 2021
10:00 > 18:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

Nel corso della seconda sessione dell’annualità 2021, Workspace Ricerca X invita a partecipare ad una giornata di osservazione e studio dal titolo  “The ever practicing landscape” : una finestra di osservazione, prossimità e condivisione all’interno dei processi di lavoro delle artiste – Michela Depetris, Marta Olivieri, Francesca Saraullo, Valerie Tameu e Amalia Franco – mediato e articolato insieme a Doriana Crema, ospite della sessione di settembre nel ruolo di dialogante e facilitatrice.
Lo spazio di cui Ricerca X si prende cura dal 2016 intende proporsi come un ambiente dedicato alla ricerca artistica, costantemente formato e informato dalla molteplicità di pratiche e practitioners che lo attraversano, formati e materiali pensanti, discorsi e corporeità intelligenti. Nella coesistenza degli elementi che compongono questo paesaggio, l’invito è ad attraversarlo come un flusso, di andare in visita nei luoghi in cui le artiste sono al lavoro, testimoniando e arricchendo un discorso che si sviluppa nel movimento di circolazione fra approcci, punti di vista e posizionamenti diversi.

Info

Tel. +39 340 54 34 897
ricercaxinfo@gmail.com

Partecipazione gratuita
E’ necessaria la prenotazione
ricercaxinfo@gmail.com / sharedtrainingtorino@gmail.com

Partecipazione gratuita
E’ necessaria la prenotazione scrivendo a ricercaxinfo@gmail.com

Laboratorio a cura di Silvia Bottiroli

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Laboratorio a cura di Silvia Bottiroli
09 Novembre 2024
10:00 > 13:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

And then again!

Che cosa significa pensare una proposta curatoriale come intervento in un ritmo preesistente e, allo stesso tempo, come la proposta di un altro ritmo? Come la ripetizione (and then again!) e l’interruzione temporanea di qualcosa che poi ricomincia (and then again!) possono aprire spazi di immaginazione condivisa, di riscrittura delle narrazioni egemoniche e di ampliamento della dimensione pubblica di un luogo?

Nel corso del laboratorio esploreremo i principi ritmici della ripetizione e dell’interruzione come possibili forme di intervento curatoriale nel contesto che ci ospita, nella prospettiva di generare una collezione di proposte per Lavanderia a Vapore.

Silvia Bottiroli è curatrice e ricercatrice nel campo delle arti vive, e opera in particolare nelle intersezioni tra performatività, pratiche istituzionali e pedagogie. 

È stata direttrice artistica di DAS Theatre, master internazionale per pratiche artistiche e curatoriali ad Amsterdam (2018-2021) e del Festival di Santarcangelo (2012-2016). Ha curato il programma The May Events per il KunstenFestivalDesArts a Brussels e Vooruit (ora Viernulvier) a Ghent (2018) e il progetto FUORI! per Emilia Romagna Teatro / Teatro Nazionale a Bologna (2022-2023). Ha co-curato diversi progetti artistici, discorsivi e educativi, collaborando tra gli altri con West Kowloon Cultural District a Hong Kong, Homo Novus Festival a Riga e diversi Corsi di Laurea e Master, tra i quali il Corso di Laurea in Teatro e Arti Performative allo IUAV di Venezia e i Master PACS e MAP_PA a Roma. Dal 2011 insegna Metodo, Critica e Ricerca delle Discipline Artistiche / Teatro all’Università Bocconi di Milano. La sua ultima pubblicazione è il volume, co-curato con Miguel A. Melgares, What Can Theatre Do (BRUNO 2024).

Fa parte dell’artistic cohort di Rose Choreographic School a Londra e, insieme a Silvia Calderoni, Ilena Caleo e Michele Di Stefano cura il festival Short Theatre nel triennio 2025-2027.

Il laboratorio And then again! fa parte del progetto di ricerca di Silvia Bottiroli Ripetere, interrompere, sospendere. Il ritmo come principio curatoriale sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council (13 edizione, 2024).

RESEARCH CAMPING – Floating bodies

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RESEARCH CAMPING
22 > 24 Novembre 2024
11:00 > 20:00

Camping
Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria
Come navigare l’ignoto e la trasformazione attraverso le pratiche artistiche?
Come imparare dall’acqua la possibilità di farci cullare in nuove mescolanze?
Come entrare in contatto con un mondo sommerso?

Per la sua terza edizione, il Research Camping trasforma gli spazi della navata di Lavanderia a Vapore, dal foyer al teatro, in ambienti ibridi tra finzione e realtà, che diventano dispositivi per lo scambio e la disseminazione di processi di ricerca artistica.In un mondo in transizione che cerca nuovi strumenti di lettura e risposte, la ricerca artistica può offrire un terreno fertile per immaginare modalità di fare mondo nuove, possibili o dimenticate.

La baia è la dimensione evocata da questa terza edizione incentrata sulla fluidità dei corpi, fatti di carne e acqua, sempre più viscosi e sfuggenti, corpi che abitano un paesaggio in cui convivono tra terrae liquidità, in un tempo in cui si confondono certezza e illusione.

Durante il Research Camping la ricerca, da spazio intimo a porte chiuse, si fa piazza immaginifica per nuove politiche, una terra di mezzo che accoglie creazioni ancora in formazione, e offre asilo a pensieri e immaginari alternativi alla retorica muscolare e al tempo affannato dell’efficienza e della produzione.

 

Scarica il programma completo

La partecipazione alle attività è gratuita, previa prenotazione tramite questo form

artisti partecipanti Erika Di Crescenzo, Gaia Ginevra Giorgi, Aurelio Di Virgilio, Andrea D’Arsiè, Silvia Mai, Hanna Gillgren, Lucio Guarinoni/Simone Basani, Giovanfrancesco Giannini, Michela Depetris, Jovana Malinaric, Ilaria Quaglia, Fabritia D’Intino, Gloria Frigerio, Teodora Grano, Nicolò Giorgini/Marco Casagrande, Dafne Giannikopoulou, Collettivo TAC– TastierACorpi, Maria Luisa Usai, Attivisti della danza
con la partecipazione di Silvia Bottiroli

ideazione e realizzazione dello spazio Associazione Bastione
concept, organizzazione e processo curatoriale Lavanderia a Vapore e Workspace Ricerca X
immagine Elisa D’Amico
con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo

bssszzzvvvfff

Un’opera sonora in cui si sfuma la distinzione tra percezione tattile e uditiva.

The rough material of the work is made up of an archive of personal vocal recordings and known people / friends. Voices are shaped and composed together in a sound piece that aims to blur the distinction between tactile and aural perceptions in the experience of sound, while poetically materializing a sonically-present communal body.

Andrea D’Arsiè is an Italian-born performer, musician and artist based in Berlin. Andrea works with the body as matter permeated by transformative affects. While having a focus on vocal and sound practices, he is interested in the performing arts as a way to share embodied experience while affirming more complex ways of relating to the world and to each other.

ALIBI

ALIBI è una pratica che vuole esplora il concetto di temporaneità e mutamento, utilizzando le docce come spazio simbolico e intimo di transizione. La proposta trae ispirazione dalla vegetazione pluviale della Tasmania, immaginando forme di piante estinte o mai esistite. Queste piante saranno disegnate collettivamente poi riprodotte tramite scotch carta, per creare una set che ricorda una “scena del crimine” vegetale. Le domande che guidano questo percorso sono: come si manifesta al termine della pratica questa vegetazione perduta? Quali relazioni si creano, in differita e in contemporanea tra i/le partecipanti e le sagome?

Aurelio Di Virgilio (1995, Pescara) è un artista attivo nell’ambito delle performing arts. Diplomato nel 2017 presso la Scuola Luca Ronconi del Piccolo Teatro, Milano, collabora dal 2022 con Masako Matsushita (IT/JP). Dal 2020 sviluppa la sua ricerca e presenta i suoi lavori in festival, teatri e musei come MAXXI – L’Aquila, Mattatoio – Roma, B-motion Festival, Fabbrica Europa Festival e altri.

ENTER THE DEEP / Abisso - Memorie Salate - Batimetro

Laboratorio sul “Fondale” in 3 tappe.

Allə partecipanti chiediamo di portare un oggetto-relitto del loro ambiente quotidiano (non troppo fragile, più grande è meglio è), che abbia una storia da raccontare.

Qui è buio, gli occhi non ci servono. Quali sono i nostri relitti?

Riscopriamo le cose da cui siamo costantemente sommersə, tentando di scardinare le aspettative per costruire nuovi paesaggi di senso fra memoria sensoriale, narrazione e movimento. Ci prendiamo il rischio di andare a fondo negli abissi per tornarne trasformatə.

Collettivo TAC / TastierACorpi è un collettivo di artistə con base a Torino che esplora il corpo in scena, focalizzandosi sull’improvvisazione. La composizione eterogenea del gruppo gli permette di muoversi all’interno di uno spazio di sperimentazione in cui s’incontrano le diverse strade della danza contemporanea, del teatro fisico e della performance.

TAC porta in scena le sue creazioni dal 2022 e diffonde il proprio linguaggio tramite laboratori aperti ad un pubblico di professionistə e non.

Stories from after the end

In my research, participants are invited on a journey that serves as an experimental space to question the boundaries between the private and shared experience  as they are guided through imaginary scenarios that spark reflection and emotional exploration, grounded in bodily sensations and collective energy.

Stories from after the end is part of a larger cosmos where I investigate how we engage with the idea of the end of the world. The work invites the participants to encounter each other first as humans, and later as human-tardigrade hybrids, and explore meaning and meaninglessness in a post-doomsday world.

Dafne (they/them) is a human and an artist, interested in opening up small dark spaces where alternative encounters can take place. They combine tools such as movement, imagination-somatics, language, and stories, to craft guided participatory experiences dealing with liminality; spaces, times, things, or bodies, either suspended or dissolving. They have been using science fiction and technologies of magic to create works about the afterlife, grief, and the end of the world, often bringing in soft elements from the horror genre. Dafne works between Sweden, Italy, and occasionally other european countries both presenting their own work and research, and joining choreographic (and not only) projects by others.

MEDUSA

La ricerca si muove nella dimensione dell’oscuro e dell’abisso indagando il concetto di danza invisibile.
In questo contesto il processo si frammenta in un formato installativo in cui materiali, riferimenti e azioni si depositano nell’atmosfera vaporosa della doccia.
L’invito è quello di uno sguardo sul corpo distratto, morbido e intermittente.
Richiamando la dimensione spettrale, la danza emerge dove lo sguardo fatica a raggiungerla. E in questo senso di sparizione e evanescenza si cerca l’illusione dell’invisibilità come ponte verso un corpo insignificante, fluttuante, eterno.
Che ne è della danza se nessuno la vede?

Fabritia D’Intino è coreografa e performer. La sua ricerca si interroga principalmente sullo sguardo e il suo potenziale di informare il corpo in movimento. Oltre alla creazione per la scena e il site specific, sviluppa progetti partecipativi e formati di ricerca.

LA GIOSTRA, quarto punto.

Secondo i nostri studi, dovrebbe trattarsi di una piccola forma di geometria sacra, una sinusoide che si trova nelle sfere prereali, non lontana dalla Via Lattea, che si dischiude davanti all’occhio del testimone quando si proiettano dal centro i raggi più inflessibili, prima di diventare azoto.

Erika Dicrescenzo Esplora le possibilità del disorientamento del corpo, della parola e dello sguardo sviluppando la propria poetica a partire dall’osceno beniano per convergere negli studi legati alla coscienza.
Lavora con la compagnia StalkerTeatro ed insegna filosofia tradizionale indiana presso il Centro Daiva Jyoti.

no archive will restore us

Apertura di un processo di ricerca che, muovendosi nel campo dell’hauntology, interroga le relazioni tra memoria, documento d’archivio e fantasma. no archive will restore us è un’installazione performativa che riversa nei circuiti sottili dell’analogico una polifonia di field-recordings, registrazioni di lettere, incisioni di sogni, voci, frammenti sonori e suoni live, tra archeologia e immaginazione.

Gaia Ginevra Giorgi è un’artista e una ricercatrice. La sua pratica integra scrittura, suono, voce, e dispositivi performativi. A partire da un approccio femminista, ecologico e situato, sviluppa pratiche e metodologie di indagine per una riscrittura affettiva e politica degli archivi e del paesaggio, intesi come possibili strumenti di contro-narrazione.

Love Flows Over Us In Prismatic Waves

Love Flows Over Us In Prismatic Waves’ è uno spazio di pratiche della danza aperte a tutt^ e che non richiedono alcuna esperienza pregressa.

Per Ricerca X/ Floating Bodies ci immergeremo in una playlist audio no stop di 30 minuti. Attraverso l’esperienza di un never ending slow motion ci lasceremo fluire, diventando materia liquida. Un unico corpo che aspira ad essere superficie riflettente di suono, movimento, desiderio.

Giovanfrancesco Giannini (he,him)  è coreografo e danzatore residente in Italia. I suoi lavori sono stati presentati in festival nazionali e internazionali. Attualmente la sua ricerca artistica riflette in particolare sul tema della politica delle immagini in relazione alla coreografia e alle performing arts. I suoi studi  spaziano dalla storia delle arti visive, al cinema, alla politica.

Any matter faithfully contemplated produces dreams

Water writings appear and disappear on a steamy surface: streams of consciousness or dreams, like the sudden revelations that sometimes sweep over us in the shower. Phrases with a poetic or scientific trend, sentences concerning rivers far from sight, appearances of sense and sensation – they draw unexpected connections between the oneiric dimension and the ecological crisis, the fluid nature of language and multiple or difficult loves.

Gloria Frigerio is an artist based in Milan who works in the middle territories between visual and performing arts. She activates collaborative and site-specific situations to exercise an attitude of openness and deep listening. This work is produced in collaboration with Elina Alekseeva, visual artist and designer based in The Netherlands.

Amplified Edition No 2- Sister works

Amplified Edition No 2- Sister works are six short films created through the documentation of a live process, making Amplified Edition No 2.  The work explores the potential for relationality between body, material and sound; in this instance, the material is tarpaulin.

The films examine the tarpaulin from a close-up and an inside perspective, visually looking like fictional water.

Hanna’s research explores voice, movement, language and the choreography of hosting and facilitation. She is part of a new research initiative called Rose Choreographic School Sadler’s Wells London (2024-26), directed by Dr Martin Hargreaves. She is part-time senior lecturer at Roehampton University, where she teaches and convenes choreographic and dance practice to MA students.

In 2021, Hanna collaborated with photographer/architect Ioana Marinescu at Beaconsfield Gallery, London. They worked with concepts around erasure and archiving, with the dynamics of Beaconsfield’s Upper Gallery, bringing other photographic archives into relationship with its specific architecture and history.

Since 2000, Hanna has collaborated with Heidi Rustgaard under H2DANCE, adopting a transdisciplinary choreographic approach. Together, they have co-created nine full-length international touring performances co-produced by partners in the UK and Nordic countries, alongside various shorter works and commissions. Since 2018, H2DANCE has curated Fest en Fest, an international festival of expanded choreography presenting Nordic and British artists in London, Cambridge and Colchester.

FURIA LUCIDA_Research 

FURIA LUCIDA_Research  esplora la connessione tra suono e corpo, creando uno spazio ipnotico in cui tempo e ritmica si fondono. Questa esperienza collettiva dissolve i confini tra gli individui, trasformando danza e musica in un unico organismo e in rituale catartico. Questo processo invita a riflettere sulla relazione con il cambiamento, offrendo un viaggio psicofisico che tende a trascendere l’individualità.

Ilaria Quaglia è danzatrice e performer, si forma tra Italia ed Europa. Collabora con Mario Martone e Raffaella Giordano, Luna Cenere, CollettivO CineticO, Yasmine Hugonnet, Arno Schuitemaker e Daniele Ninarello. Con Superbudda realizza: Masbedo performing Night e il cortometraggio Die Brücke. E’ parte del Collettivo Munerude.

Il suo percorso di ricerca esplora la corruzione di materia, corpi, luce e suoni, puntando a un coinvolgimento sensoriale totale. Si cerca una trasformazione autentica della materia-corpo, attraversando zone di resistenze e dando luogo alla fluidità di un processo in divenire.

Friendship is Water

If we imagined human relationships as something soft, like water, and by pouring it into vessels we gave them a form, a vase, could contain the relationship between a mother and daughter. What would happen instead if we create a friendship without a preordained form of any kind? Just pouring water? Perhaps, its flow would take no form and spread out in all directions. If we experienced relationships as water flowing out of vessels, the exchange, it would be something like movement, a response-able action. The performative action Friendship is Water proposes the creation of a conversational practice with participants that enacts the situated forms of responsive-ability that emerge from relationships instead of imposing pre-defined frameworks. Practising dialogue as a creative action presents an opportunity to make the practice of ‘thinking aloud’ more visible and more audible. It is also about the way in which such thinking is not the rarefied reflection of a brilliant individual, but an intersubjective process, a dialogue in which things develop dynamically.

Jovana Malinarić is a dramaturg, researcher and lecturer at the University of Bologna. She is a guest-researcher at the University of Utrecht and a lecturer at the Malmo Theatre Academy. She works internationally as a dramaturg-researcher developing alternative structures that go beyond the theory-practice binary and that can articulate the dynamic qualities of contemporary dramaturgical and performance practices. In her work she investigates the interrelation between the processes of thinking and creating involved in the making of performance through the concepts of embodiment, response-ability and conversation. Her research is characterised by an interdisciplinary and transdisciplinary approach involving ecological, relational and process thinking.

Unrequested stories: on the way home

Unrequested Stories: sulla via di casa è un servizio che offre la possibilità di esplorare le possibili vie di casa. A differenza delle tradizionali piattaforme di web mapping, questo servizio instaura un vero e proprio dialogo con i suoi utenti tramite app di messaggistica per trovare la loro strada o le loro strade verso quella che considerano casa. Durante il Research Camping, lo sviluppo della ricerca sarà condiviso con le persone interessate.

Lucy Guarinoni (he/she/they) è dramaturg, artista e formatrice. Simone Basani (qualsiasi pronome) è curatore, drammaturgo e artista. Entrambi ricercano formati artistico-curatoriali e strategie partecipative attraverso un approccio performativo. Ultimamente hanno iniziato a collaborare più frequentemente tra Italia e Belgio.

Non ho mai capito cosa ci sia nel fondo del mare

La ricerca scaturisce da una constatazione in prima persona singolare: non ho mai capito cosa ci sia nel fondo del mare. Il discorso si fa duplice: il mondo del tangibile e dell’intangibile, la parte rimossa o non conosciuta dell’individuo che rimane sommersa e la natura che mostra e nasconde su più livelli di superficie. Vorrei proporre una pratica dove provare a dare un nome a tutto quello che risiede nel fondo del mare di ciascuno per creare un fondale comune. Forse troveremo parole, oggetti, un libro, un sentimento… Cosa nasconde la superficie dell’acqua? cosa è rimasto impigliato nel fondo sabbioso? Un fumetto del 96, un ricordo, il capitale di Marx fotocopiato, una maglietta che non uso più…
Un dispositivo ludico per scandagliare gli abissi, per evocare la superficie marina, il suo mistero e il rituale del pescare, affidandosi al caso e alla corrente.

Maria Luisa Usai è performer, autrice e regista di spettacoli e progetti audiovisivi. A partire dal 2015 lavora negli spazi delle città e negli interstizi della realtà con esperimenti relazionali/comunitari, site specific e creazioni sceniche multidisciplinari. Nel campo teorico ha studiato storia dell’arte, nella pratica ha approfondito i linguaggi del teatro, della drammaturgia, delle performing arts. Ha presentato i suoi lavori performativi e audiovisivi in Festival e in residenze in Italia e all’estero.

In the name of magic, darkness and vulnerability

Questa pratica galleggia nell’imprevisto e nell’oscurità_nel buio appaiono visioni temporanee, readymade di corpi e cose che si fanno precisissimi relitti. È una proposta aperta e non risolta, un’immersione per far vagare lo sguardo e trovare corrispondenze inaspettate, segrete, celate e comunque sempre e per sempre sospese, in potenza. La parola invoca microstorie che sostano nella corrente. Vorrei che fosse un tuffo negli abissi tra flussi di pensieri e torce, un training d’immersione per poi riemergere più visionari3, più magich3, più attraversat3. È una ricerca per mettere i corpi a riposo e scoprire menti vigili, un esercizio di accesso alla capacità di immaginare oltre, di far fluire i futuri.

Michela Depetris nata in Italia, si è formata principalmente tra l’Italia e la Spagna e adesso vive a Torino. Lavora in contesti coreografico performativi come autrice e come interprete, con linguaggi ibridi tra danza, performance, video, suono e installazioni. Situa la sua ricerca in un campo aperto e misto in cui ogni mezzo porta con sè sempre e comunque le pratiche corporee con una visione espansa della coreografia. Sperimenta metodologie e formati che sfuggono alle logiche convenzionali e alle tempistiche abituali di produzione, cosa che spesso rallenta, intrica e nutre i suoi progetti.

BAIA – quello che resta

Latitudine 40°82’16’’N
Longitudine 14°07’67’’E
Pressione 1.5 atm
Profondità 5 mt

Baia, città sommersa circa 2000 anni fa a causa del bradisismo, un lento terremoto che inghiottì strade, mosaici, statue e ricordi. Partendo da questa suggestione la pratica riflette su ciò che perdura e riecheggia nello spazio e nel tempo, proprio come in un fondale, dove antichi resti si posano e lasciano traccia di un qualcosa che è stato, che è e che sarà.

BAIA – quello che resta è un frammento di tempo sospeso, dove corpi, residui, suoni, tracce e immagini sprofondano e riemergono per dare vita a un nuovo paesaggio.

Il duo casagrande // giorgini nasce nel 2019 dall’incontro tra Marco Casagrande e Nicolò Giorgini.
Alla base del loro sodalizio artistico è radicata la convinzione che l’arte sorga dall’apertura al mondo e dal dialogo continuo con l’ambiente circostante.
I loro lavori si focalizzano sulla creazione di un unicum imprescindibile tra elementi sonori, visivi e coreografici, per generare degli specifici ambienti immersivi. casagrande // giorgini hanno preso parte a festival in Italia, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Austria.

SONOnelSUONO

Partiamo da poche parole con la sola regola di iniziare per S, oppure O oppure N. Ognuno sceglie le sue. Cerchiamo il ritmo della nostra piccola frase, chiaro e semplice per poter essere trasmesso alle altre persone. Impariamo dall’altra, le parole dell’altra, al ritmo dell’altra persona. Ora costruiamo assieme un coro di suoni, di parole, di ritmi dati e appresi, lontano mille miglia dai significati.

Silvia Mai. Danzatrice, pastora d’alpeggio, arte terapeuta in formazione. Sul sentiero della vita accosta la ricerca artistica e pedagogica alla concretezza della vita all’aperto, al processo del lavoro artigiano, all’intensità della relazione con gli animali.

DEAD BLONDES, FINAL GIRLS, BAD MOTHERS & OTHER STUFF FROM HORROR MOVIES

La pratica che propongo è una discussione collettiva attorno al genere cinematografico horror.
Quindi: parleremo di film.
Ma anche: zines, libri, immagini, clip video, progetti sonori.
Navigando tra cliché narrativi e categorizzazioni, tra scream-queens e gradazioni di rosso del sangue finto apriremo la domanda: e se usassimo l’horror come sismografo per le nostre paure e le paure del nostro presente?

Teodora Grano è autrice, performer, ricercatrice. Ha lavorato senza residenza stabile nel campo del teatro, del circo, della performance e della danza, in formati più o meno ortodossi. Si forma e lavora tra Wroclaw, Atene, Berlino, Bruxelles e Roma. Incline ad inventare dispositivi di relazione, ad abitare spazi teatrali e pubblici, ad agitare il corpo.
50% punk 30% ironica 20% serissima.

Landscape of practices and materials

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con Marko Gutić Mižimakov, Hannah Krebs, Heike Langsdorf, Alice MacKenzie e Silvia Bottiroli
09 Novembre 2024
15:00 > 17:30
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

Nell’ambito del public program di Making more room for critical thinking, Workspace Ricerca X invita a una sessione di lavoro aperta al pubblico: una finestra di osservazione, prossimità e condivisione all’interno dei processi di ricerca di Marko Gutić Mižimakov, Hannah Krebs, Heike Langsdorf, Alice MacKenzie e Silvia Bottiroli.

Con questo paesaggio di pratiche e materiali, si accolgono nello spazio di lavoro ulteriori corpi e sguardi, invitando ad esplorare le traiettorie di ricerca articolate dallx artistx all’interno della sessione di residenza.
A partire dall’incontro fra artistx e visitatorx, fra pratiche e praticanti, discorsi, universi e ossessioni, si apre uno spazio dove pensare in dialogo con i materiali, incorporati in una varietà di media, attivando l’esercizio collettivo del pensiero critico.

La residenza di Ricerca X 2024 è sostenuta da 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐌𝐨𝐯𝐞𝐬 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞* – progetto finanziato dall’𝐔𝐧𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚 e implementato dal 𝐆𝐨𝐞𝐭𝐡𝐞 𝐈𝐧𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭 e da 𝐋𝐚𝐯𝐚𝐧𝐝𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐚 𝐕𝐚𝐩𝐨𝐫𝐞 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 / 𝐏𝐢𝐞𝐦𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐕𝐢𝐯𝐨.

Il progetto di ricerca di Silvia Bottiroli è sostenuto da @creativita_contemporanea del #MiC nell’ambito del programma #ItalianCouncil (2024).

*The Ricerca X Residency 2024 is supported by Culture Moves Europe, a project funded by the European Union, implemented by the Goethe Institut / The EU and the Goethe Institut are not responsible for the views expressed in the publications and/or in conjunction with the activities for which the mobility support is used.

Residenza di ricerca

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Residenza di ricerca
20 Ottobre > 11 Novembre 2024
ore :
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria