“Thrilling Journey/Soft Landings” è il nuovo programma del progetto Workspace Ricerca X, impegnato da cinque anni per far emergere una cultura della ricerca artistica in Italia, fenomeno in crescita che produce nuovi saperi.
Elementi che continuano a contraddistinguere il percorso sono un forte carattere multidisciplinare, un accento marcato sulla discorsività intorno alla danza, ponte tra teoria e pratica, tra discorso accademico e lavoro performativo. Durante questa annualità approfondiremo la discussione sui risultati prodotti dalla ricerca artistica, in termini di metodologie e formati di condivisione.
In questo senso vogliamo tornare a mettere l’accento sul dialogo tra i settori della ricerca, dialogo che si basa su alcune intersezioni e altrettante differenze. Questo dibattito acquisisce maggiore consistenza alla luce di un’azione legislativa nazionale recente: 25 febbraio 2020, approvazione degli emendamenti per l’AFAM a firma della Senatrice Russo, in sede di conversione del DL 9 gennaio 2020 di scorporo dell’ex MIUR in due Ministeri. In particolare, segnaliamo espressamente l’inserimento della ‘’RICERCA ARTISTICA AL PARI DI QUELLA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA” nelle funzioni primarie del nuovo Ministero dell’università e della ricerca.
In questa direzione ci chiediamo quali siano i luoghi esistenti e quali i contesti prefigurabili per lo sviluppo e il consolidamento della ricerca artistica in Italia. Quale relazione è possibile individuare tra ambiti accademico istituzionali e progetti indipendenti?
Il tema della ricerca di base, condotta attraverso una pratica artistica, ha un rigore e una specificità che si traduce in una riflessione di tipo metodologico che apre terreni di discussione politica, estetica e epistemologica importanti per l’artista, per il territorio e per il più ampio ecosistema istituzionale e politico, che è all’interfaccia tra tre settori: quello dell’alta formazione dei dottorati istituzionali, quello delle progettualità dei centri culturali, coreografici, museali, e quello di progettualità indipendenti o grassrooted project come Workspace Ricerca X. Riconoscere il ruolo dell’artista-ricercatore significa dunque creare nuove prospettive professionali nell’ambito delle arti contribuendo all’innovazione e alla trasmissione della conoscenza prodotta.
Altro punto cardine su cui intendiamo tornare è la drammaturgia della danza, un discorso evidentemente presente oggi in maniera forte nel contesto europeo e di cui Ricerca X si fece in qualche modo antesignana con il convegno Re:search Dance Dramaturgy nel dicembre 2016. Funzione drammaturgica e drammaturgia media saranno al centro del lavoro di residenza con i tutor – Bart Van Den Eynde e Carlotta Scioldo – e gli artisti invitati per questa annualità: Elisabetta Consonni, Mirko Guido, Sara Manente insieme al team curatoriale formato da Erika Di Crescenzo, Francesco Dalmasso, Ambra Pittoni, Elisa D’Amico.
All’interno di questo contesto, e con il fine di perseguire gli obiettivi sopra elencati, si realizza, con il sostegno di Piemonte dal Vivo/Lavanderia a Vapore, una residenza di ricerca (9>28 settembre 2020), un workshop di drammaturgia della danza aperto a tutti gli interessati, e una serie di lecture performance ed eventi durante la stagione 2020-21 dal titolo “Thrilling Journey/Soft Landings”.