Teodora Grano

Teodora Grano

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What writings do we use to write?

The research core is located between the body and the word. TEXTSUALITY is the research concept. Another form of sensuality in the space of ambiguity between semantics and sensibility. Writing as a sensory organ, as a relationship between bodies.

If the word is dance, the text is the body and the raw material of the choreographic action.

Writing to refine the the perception, a to actively produce a multitude of meanings, to imagine other worlds, to invent other bodies.

What makes a body a body?

Author, performer. Based between Ferrara and Roma.

She worked without permanent residency in the field of contemporary theater, circus, performing arts, contemporary dance, mainly in unorthodox formats, both creating or taking part in projects.

She trained and worked between: Wroclaw, Berlin, Bruxelles, Roma (DA.RE. Dance Research 2018-2020).
Founder of the collective ALIX MAUTNER. She works for CollettivO CineticO since 2018.

Inclined towards relational devices, to inhabit theatrical and public spaces, to agitate the body. She is part of the portion of humans for whom writing is a sensory organ.

50% punk 30% ironic 20% serious.

Teodora Grano is with us in: Edizione 2023,

Marta Sponzilli

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The research project starts with leaving behind anatomical atlases and maps of the subtle body coming from ancient oriental traditions, for it looks at inventing multi-dimensional charts which can overcome the habitual way in which we think the centre of our body. Re-considering the possibilities and the perceptual organization of the body, the project will experiment with how to direct attention and awareness in and out of the body, so to give birth to creatures, moved by personal impulses and new logics. Moving in between writing, mapping and embodying, I wish to discover some generative elements that can be shareable inside a community.

Marta Sponzilli is with us in: Edizione 2023,

Anna Basti

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Independent dancer, performer and researcher with a background that sinks into classical and contemporary dance. To date, her research focus is on the body, a complex and porous organism informed by the context of reference in which it lives. This research is articulated through project platforms using different formats, oriented primarily toward working and sharing knowledge with bodies that are not literate in the field of movement techniques.

Anna Basti is with us in: Edizione 2023,

Barb Bordoni

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Barb Bordoni / artist and performer
A heterogeneous training in art and performance (Accademia di Brera, Iuav di Venezia) accompanies a political self-learning that draws from transfeminist ethics and libertarian thought. They are the co-founder of the collective call monica (Santarcangelo festival, Swiss Institute) and co_author of the project Jungle, winner of Cross Project 2023. Since 2019 they have been actively working in the Italian art scene, especially in cultural contexts connected to the territory.

Barb Bordoni is with us in: Edizione 2023,

Elisa Ferrari

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ACETATO è il secondo lavoro di un progetto più ampio dal titolo Although of Course You End Up Becoming Yourself che si identifica come contenitore di indagine sulle pratiche di danza che assumono il ruolo culturale di aggregatori sociali nel contesto urbano e nell’ambito del quotidiano. Camminando per la mia città mi sono imbattuta in un gruppo cospicuo di ragazzi da tutta europa che si erano ritrovati in un parco per danzare insieme un ballo chiamato Jump Style. I ragazzi si alternavano in coreografie singole e di gruppo, duetti e sfide. Ogni coreografia veniva ripresa con la telecamera e poi, come mi hanno raccontato in seguito, messa successivamente online. È infatti attraverso la rete che questi ragazzi divengono una vera e propria comunità che sconfina i limiti geografici. Una piccola rivoluzione dal basso, il bisogno fortissimo di riconoscersi in qualcosa, e ho trovato bellissimo che fosse nel corpo. Da qui nasce il progetto ACETATO, dall’osservazione della realtà e dalla necessità di ripensare il “ballo” come veicolo di significati altri, come apertura, come dichiarazione, come celebrazione del proprio essere umani.

Elisa Ferrari è un’artista attiva in Italia e Francia nell’ambito della performing art e delle arti visive. La sua ricerca ruota intorno alle questioni legate al corpo e al movimento e si definisce in azioni e dispositivi che si allargano ad una pluralità di linguaggi tra cui la composizione coreografica, la performance, l’azione partecipata e l’installazione. Laureata in Arti dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Milano, si forma artisticamente frequentando il corso professionale triennale diretto da Susanna Beltrami presso MAS (Milano) e prendendo parte ai progetti internazionali Choreographic Collision (DanzaVenezia e Biennale Danza di Venezia – 2010) e il Corso di Alta Formazione per Danzatori di OperaEstate Festival Veneto (2010), ai quali ha partecipato come borsista. Come danzatrice e performer è stata interprete negli spettacoli di Susanna Beltrami, Walter Manfré, Ismael Ivo, Andrée Ruth Shammah, Roberto Castello, Melissa Cisneros (La Mecedora). Dal 2009 collabora con Ambra Senatore in qualità di assistente alla creazione e danzatrice. Nel 2011 con Sara Catellani e Davide Manico fonda Collettivo PirateJenny, compagnia attiva nell’ambito della ricerca coreografica, di cui è co-autrice ed interprete. Nel 2014 inizia la collaborazione con la fotografa e videomaker Ilaria Turba con cui sviluppa progetti di arte partecipata e di formazione in contesti socialmente problematici. L’anno successivo con l’artista e dj Giulia Tosi dà vita ad EFFETTI, gruppo di ricerca attento alla questione dell’arte relazionale e alle pratiche che includono new media arts e movimento corporeo. Alla carriera artistica affianca un’intensa attività di studio e ricerca nell’ambito dell’estetica dell’arte e della performing art. Nel 2015 è assegnista per il progetto “Seminario Avignon” organizzato da Festival D’Avignon e ProHelvetia, per cui riceve il sostegno da Movin’Up e GAI. Il suo segno zodiacale è l’Acquario, il suo colore preferito al momento è il bianco.

Elisa Ferrari is with us in: Edizione 2016-17,

Margherita Landi

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“E’ una memoria ben misera quella che permette di ricordare solo ciò che è già accaduto”

Il progetto apre uno studio sulla percezione della porzione di spazio non visibile. Una riflessione sulla sincronicità, sull’intuizione, su cosa può scardinare le nostre abitudini quando compiamo delle scelte o ascoltiamo il mondo intorno a noi.
L’obiettivo è estendere le percezioni fisiche dando alle coincidenze sincroniche la possibilità di accadere. Dopo una prima fase di elaborazione di un training su questo tema, mi sono posta la sfida di elaborare dei duetti “sincronici” di improvvisazione, che avverranno nello stesso spazio, ma in tempi diversi, filmati da uno stesso punto di vista e poi sovrapposti, indagando così un concetto di drammaturgia altamente sensibile, inconscia e completamente collettiva.

Margherita Landi è danzatrice e coreografa italiana Laureata in etno-antropologia.
Dal 2011 lavora come artista indipendente creando spettacoli che focalizzano l’attenzione sulla relazione tra danza e antropologia, sviluppando un approccio alla coreografia basato sull’improvvisazione e una ricerca interdisciplinare che mette in relazione poesia, danza, scienza e nuove tecnologie.
Lavora come coreografa e danzatrice in collaborazione con artisti internazionali della scena europea tra i quali Iraqi Bodies, Yumiko Yoshioka, Makiko Ito, Alfredo Genovesi, Katie Duck, Dance Elixir, MonoCollective.

Margherita Landi is with us in: Edizione 2016-17,

Claudia Adragna

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La ricerca vuole tentare di riflettere sin dal titolo sul ristabilimento di un ordine di senso dell’esistenza. Come danzatori e come esseri umani. Capire dandosi un tempo di esplorazione cosa è davvero necessario alla scena oltrepassando l’idea di vendibile ma ragionando di più sull’utile e l’inutile dell’agire. Interrogarsi sul valore delle cose.

Il commercio è, nella sua essenza, satanico. Il commercio è il prestato-reso, ovvero il prestito con il sottinteso: Rendimi più di quanto ti do. Lo spirito di ogni commerciante è completamente viziato…il meno infame di tutti i commercianti è quello che dice “Siamo virtuosi per guadagnare molti più soldi degli stupidi viziosi”. Per il commerciante, l’onestà stessa è una speculazione a scopo di lucro. Il commercio è statanico perché è una delle forme dell’egoismo: la più bassa e la più vile.” – Nuccio Ordine, Manifesto L’utilità dell’inutile.

Laureata all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino in Pittura. Collabora come interprete: Tecnologia Filosofica, Compagnia TarditoRendina-TO (2011). Coautrice di: “Perché Deserto” Statolento- collettivo di arti vive, vincitore del bando Choreographic Collision 7 debuttato a Venezia nel febbraio 2016. Autrice di: “Ciccina-cosa ancora dobbiamo aspettare?” Festival Pillole-sezione Principi Attivi Settembre 2015 e per Insoliti Festival Internazionale della nuova danza Dicembre 2015. Coautrice di ”Break and come back in our self” duo con Francesca Bovino presentato per Lov#5 a Torino nel giugno 2013 e Festival “Perse Visioni” in Puglia, tra i 15 finalisti di One Minute dance. Sviluppa la sua ricerca coreografica con la partecipazione al network B.I.D.E. (Barcelona International Dance Exchange) nel 2012 e Aprile 2014. Nella primavera del 2015 fonda Statolento collettivo di teatro danza nato nel contesto della Cavallerizza Reale Occupata a Torino il cui primo esito è Studio sulla Lentezza.

HOW MUCH? QUANTO COSTA?

di Claudia Adragna e Statolento – collettivo di arti vive

Claudia Adragna is with us in: Edizione 2016-17,

HOW MUCH? QUANTO COSTA?

di Claudia Adragna e Statolento – collettivo di arti vive