Ricerca Artistica o Ricerca Scientifica?
Ricerca_Metodo_Esperimento

Ricerca Artistica o Ricerca Scientifica

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a cura di RicercaX con Charlotte Zerbey
16 February 2017
ore 17:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

Può il campo emergente della ricerca artistica essere ispirato dalle recenti riflessioni circa la storia e le metodologie sviluppate dalle scienze?

Il sistema sperimentale, così come definito dallo studioso Hans-Jörg Rheinberger è “un’unità base dell’attività sperimentale che combina gli aspetti locali, tecnici, strumentali, istituzionali, sociali ed epistemici”.

Un sistema sperimentale per essere efficace nell’attività scientifica dovrebbe essere stabile e riproducibile, ma anche variabile e non prevedibile, così da permettere di produrre risultati utili e talvolta inaspettati.

Come la teoria di Rheinberger può portare spunti interessanti alla riflessione sulla ricerca artistica? In quale modo gli artisti impegnati nella sperimentazione possono ampliare i loro valori artistici e produrre nuova conoscenza? Qual è lo spazio dell’esperimento in campo artistico?

Ne parleremo con Mario Benassai, fisico nucleare e biofisico, dal 1989 lavora nel settore spaziale su esperimenti a bordo dello Spacelab e della stazione spaziale internazionale in collaborazione con l’agenzia spaziale italiana, europea e la Nasa; e con Margherita Landi coreografa antropologa danzatrice, attualmente impegnata nella sua ricerca sulla sincronicità junghiana e quantistica.

Sarà inoltre presente Charlotte Zerbey, coreografa di Company Blu e tutor di questa seconda sessione di Ricerca X 2017. Fra gli altri ha danzato con Julien Hamilton, Steve Paxton, Sasha Waltz, Katie Duck.

TOgethering*

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Dialogo con il pubblico, i danzatori/performer di RicercaX, le illustrazioni di Antonio Cioni, Michele Di Erre, Alessia Panfili, Milena Tipaldo & more
16 April 2016
ore 17:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
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Collaborazione / Cooperazione / Condivisione delle pratiche artistiche. Quali nuove strategie emergono nell’ecosistema delle performing arts?

Uno sguardo alle dinamiche di sviluppo e produzione di progetti artistici basati sulla cooperazione, collaborazione, scambio e auto-formazione attraverso la nascita di micro/macro comunità orientate e stimolate alla produzione di conoscenza.

Esperienze e esperimenti collettivi, collaterali, orizzontali, viventi, specifici, nomadi o stanziali, che interrogano e stimolano la nostra società, attraverso lo scambio di pratiche artistiche e di pensiero performativo.

Nella continua esplorazione e mappatura di queste strategie, ci si domanda quali nuove dinamiche vengono create a livello locale e globale dell’ecosistema culturale e quanto le pratiche artistiche “espanse” stimolino il sistema di produzione culturale.

* (termine da Alice Chauchat)

con la partecipazione di  Eleanor Bauer (coreografa americana, performer, co-fondatrice della piattaforma open source di pratiche condivise Nobody’s Business),  Sara Leghissa (Ass. Cult. Strasse – Nobody’s Business Italia) e Ambra Pittoni (everybodystoolbox.net), Carlo Salone (DIST, Politecnico e Università di Torino), Giorgio Salza (sociologo), Mara Loro ( Fondazione Piemonte dal Vivo ), TURN a_lab, DanzaCum, Senza Confini Di Pelle, Piattaforma Arte Spettacolo Conoscenza, Attivisti della danza (Firenze) e altri ospiti.

Dialogo con il pubblico e i danzatori/performer pertecipanti al progetto: Francesca Cinalli e Paolo De Santis, Sharon Estacio, Cinzia Sità, Teresa Noronha Feio e Francesco Sgrò, Ambra Pittoni, Elena Pisu. #thinkingdance #ricercax

Con le illustrazioni di Antonio Cioni, Michele Di Erre, Alessia Panfili, Milena Tipaldo

Di quale produzione artistica ha bisogno oggi la città?

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con noi a parlarne Cristina Caprioli, Carlo Salone, Luisa Perlo
08 February 2016
ore 17:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

Qual è l’ecosistema ideale per la produzione artistica contemporanea? Tessuto urbano e processi creativi

Nella riflessione in cui la cultura viene considerata come possibile motore di un processo generativo socio-economico, ci si domanda quali siano le relazioni tra i processi artistico-creativi, formali e informali, e lo sviluppo urbano.

E’ in questo contesto che si denotano i possibili orizzonti in cui la pratica artistica singola e collettiva può acquisire un significato rilevante. Quest’orizzonte integrato ci porta a riflettere sulla posizione dell’artista contemporaneo.

Quali sono le esigenze di un artista oggi, e quali le richieste della sua città?

Lo sguardo rivolto alla dialettica innovazione e creatività, ci porta a riflettere, anche in campo di produzione artistica, non solo sulle fasi di produzione e circuitazione, ma soprattutto sulla fase della ricerca, come motore primo e necessario per nutrire l’intero ecosistema.

Si apre dunque un nuovo orizzonte della produzione creativo-artistica in cui i parametri di creazione, fruibilità e impatti sul contesto circostante sono in fase di nuova definizione.

A tale riguardo invitiamo con noi a parlarne
Cristina Caprioli – coreografa – compagnia Ccap (Stoccolma)
Carlo Salone – docente Politecnico sviluppo urbano
Luisa Perlo – curatrice, A.titolo

E con l’ulteriore partecipazione di
Fondazione Piemonte dal Vivo
Museo Ettore Fico
Coorpi Coordinamento Danza Piemonte
Progetto Diogene

lecture performance

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lecture performance
a cura di Erika Di Crescenzo

24 September 2021
16:00 - 19:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51

Partecipazione gratuita
E’ necessaria la prenotazione scrivendo a ricercaxinfo@gmail.com

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Fin dall’inizio si è trattato per Workspace Ricerca X / Metariflessiva – quella parte di progetto che continuamente riflette e si interroga su se stessa – di indagare fra i processi di conoscenza quelli che più investono l’ambito del pensiero che diciamo “incarnato” ovvero quello che identifichiamo nella specificità del lavoro condotto da coreografi, danzatori, performer, artisti o studiosi del corpo, dall’interno.

In questa direzione si inserisce questo intervento che intende presentare in via generale la prospettiva trasmessa dal Sāṃkhya, una fra le sei principali scuole del pensiero filosofico dell’India classica, che offre una sintesi accurata e rigorosa tra scenario del corpo, speculazione intellettuale e accesso sovramentale.

Seguendo l’interesse di Workspace Ricerca X per la sperimentazione sui formati di condivisione e sulle modalità di trasmissione dei saperi generati dalle pratiche artistiche, negli anni sono state invitate varie artiste a presentare il loro lavoro e pensiero in forma di lecture-performance.

Questo formato, come pratica artistica estesa, è particolarmente adatto ad articolare le modalità del conoscere generate dai processi artistici. Invece di rimanere ancorata alla tradizione dicotomica che vede la spiegazione critica da un lato e il lavoro artistico dall’altro, la lecture performance è in costante ricerca della possibilità di incarnare e spazializzare il pensiero.

lecture performance

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lecture performance
a cura di Ambra Pittoni

22 September 2021
16:00 - 19:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51

Partecipazione gratuita
E’ necessaria la prenotazione scrivendo a ricercaxinfo@gmail.com

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La lecture affronta la pratica della scrittura situandola nello spazio di ricerca specifico alle performing arts e alle sue modalità di condivisione e trasmissione di conoscenza. Lo spazio intra-soggettivo che viene prodotto dai corpi quando sono in movimento è qui visto come un territorio pervaso da dinamiche dell’ affetto, in cui il pensiero muovendosi tra i corpi migra in una continua riarticolazione delle istanze che ci abitano e ci attraversano producendo infinite possibilità intra-soggettive.

Incrociando l’écriture féminine, la lecture apre alla scrittura che nasce dalle esperienze del corpo e della ricerca artistica come pratica di veggenza e di produzione di linguaggi incarnati e fatalmente sempre stranieri.

Seguendo l’interesse di Workspace Ricerca X per la sperimentazione sui formati di condivisione e sulle modalità di trasmissione dei saperi generati dalle pratiche artistiche, negli anni sono state invitate varie artiste a presentare il loro lavoro e pensiero in forma di lecture-performance.

Questo formato, come pratica artistica estesa, è particolarmente adatto ad articolare le modalità del conoscere generate dai processi artistici. Invece di rimanere ancorata alla tradizione dicotomica che vede la spiegazione critica da un lato e il lavoro artistico dall’altro, la lecture performance è in costante ricerca della possibilità di incarnare e spazializzare il pensiero.

Workshop

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a cura di Mirko Guido
all’interno di The ever practising artist / Workspace Ricerca X

26 June 2021
10:00 - 18:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51

Il workshop è indirizzato a 25 artisti, coreografi / dance makers e creative producers / operatori della danza.

Per INFO e ISCRIZIONI inviare una mail a ricercaxinfo@gmail.com allegando una breve bio e alcune righe di motivazione.

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Una pratica artistica si evolve all’interno di una rete che interseca altre pratiche, in formazione o già esistenti, e può essere osservata come un assemblaggio di azioni, routines e approcci che l’artista sviluppa e specifica lungo il proprio percorso. La pratica artistica indipendente incarna e approfondisce le proprie teorie e metodi, e permette all’artista di ricercare e sviluppare prospettive parallattiche all’interno del più ampio campo della produzione delle arti performative.

Durante la giornata di lavoro (di laboratorio / di workshop) verranno sviluppati i seguenti filoni e incontri:

+ Nozione di pratica artistica, come funziona all’interno di un contesto di ricerca coreografica, e potenziale impatto nel sistema di produzione delle arti performative e delle sue economie.

+ Avvicinamento e sguardi alle pratiche delle artiste ospiti della sessione di quest’anno.

+ Sessioni guidate ad immergersi in dialoghi e continuare ad articolare insieme ai partecipanti il discorso della pratica artistica.

Mirko Guido è un artista che lavora con la coreografia attraverso vari mezzi, tra cui danza, metodi partecipativi, micro-storytelling, testo e video. La sua pratica artistica è guidata da indagini sul corpo (individuale/sociale/culturale) come soggetto/assemblaggio multidirezionale e relazionale, intra-connesso al suo ambiente/contesto. Negli ultimi anni ha sempre più adottato metodi partecipativi, creando spazi di incontro e situazioni di prossimità, considerando il pubblico l’istanza che avvia e/o influenza il corso del lavoro. Mirko ha conseguito un Master in Pratiche Performative presso il DOCH/SKH di Stoccolma. Ha presentato il suo lavoro internazionalmente, ed è stato artista in residenza in centri tra i quali: Summer Studios Rosas, Bruxelles; Work Space Bruxelles; Kone Foundation Saari Residence, Helsinki; Uferstudios, Berlino; PACT Zollverein, Essen; Duncan Dance Research Center, Atene; Workspace Ricerca X, Torino; Weld – SITE – Danens Hus – ccap – MDT, Stockholm. Come danzatore ha lavorato con una grande varietà di coreografi, cimentandosi in metodi/stili/poetiche coreografiche molto diverse, in compagnie di danza tra cui: Cullberg Ballet (2010-2013), Staatstheater Wiesbaden (2008-2010), Staatstheater Saarbrücken (2006-2008), Tanztheater Bielefeld (2005-2006), Stadttheater Hagen (2005).

Workspace Ricerca X nasce e opera dal 2015 con la vocazione ad aprire possibili strade per la sperimentazione e la legittimazione della ricerca artistica nel contesto italiano ed il suo conseguente dialogo con pratiche simili diffuse nel Nord Europa; questi cinque anni sono stati un processo di crescita personale, collettiva, artistica e professionale, caratterizzati da un continuo flusso di condivisione di pratiche, idee e ideali, da cui diverse traiettorie sono state tracciate vicine e lontane dai vari partecipanti al progetto. In questo orizzonte e con queste prospettive Workspace Ricerca X curerà con gli artisti ospiti di questa annualità, uno spazio di riflessione su pratiche di ricerca e dispositivi performativi.
Workspace Ricerca X è sostenuta dalla Fondazione Piemonte dal Vivo nell’ambito dei programmi che si svolgono alla Lavanderia a Vapore – Centro Regionale per la Danza.

Il linguaggio come corpo?

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pic-nic lecture con Francesca Quey
22 June 2021
16:00 - 18:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51

Appuntamento nel cortile
ricercaxinfo@gmail.com
Partecipazione gratuita, necessaria prenotazione via mail

INFO PRATICHE

Ti suggeriamo di portare con te uno stuoino o un telo o ciò che preferisci per metterti più comodo.
Noi penseremo alle vivande.
A presto!

@ Questo appuntamento si realizza con il contributo dell’Associazione Daiva Jyoti

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Sottotraccia di interesse per questa annualità è l’indagine sulla scrittura come strumento in cui riflettersi, e su cui riflettere in termini di protesi del corpo che manipola il pensiero, come la coreografia.

Per questo motivo proponiamo una lecture con pic-nic, nel prato sotto gli alberi, a cura di Francesca Quey, ricercatrice presso Université de Paris e Università di Torino.pic-nic lecture con Francesca Quey

Alcune delle opere maggiori del XX secolo riflettono sul legame simbiotico tra corpo e linguaggio e ne interrogano gli immaginari e le pratiche nell’arte e nella letteratura; il processo di creazione artistico-letteraria si rivela come un impegno biologico-anatomico in cui l’opera mantiene in sé le funzioni vitali proprie di un corpo: la pagina palpita, respira, vibra, è una questione di tagli e connessioni, di limiti e superamenti, di respiro e articolazioni linguistiche.

Questione di sensibilità, ascolto, disequilibrio, in molte delle opere moderne emerge un “Io” itinerante che tocca le esperienze del divenire animale, vegetale, del ritorno alla cellula, all’atomo, alla figura polimorfa. Ripensare la morfologia e la sintassi, dislocare la frase e insieme sperimentare, scomporre e ricomporre il corpo: l’alfabeto, come il corpo, è membrana, intermediario tra interno ed esterno. Si parlerà di tutto questo a partire dalle opere di Unica Zürn, Hans Bellmer, Henri Michaux ad interrogare la destabilizzazione delle forme linguistiche e corporee.

Francesca Quey inizia gli studi universitari in Culture e Letterature del Mondo Moderno presso l’Università di Torino, laureandosi con una tesi sul teatro e gli scritti di Samuel Beckett. Prosegue gli studi magistrali con un soggiorno a Parigi, in Culture Moderne Comparate, concludendoli con una tesi in francesistica sui romanzi e la scrittura di Marguerite Duras. Dal 2019 dottoranda all’Université de Paris e all’Università di Torino inizia una tesi interdisciplinare sui testi e le opere plastiche di Unica Zürn e Henri Michaux. Studiosa di letteratura francese del XX secolo, i suoi studi pongono particolare attenzione alla presenza del corpo e alle sue declinazioni nella prosa e nella poesia. Intersecando varie discipline, tra cui l’arte, la filosofia e la psicoanalisi, i suoi studi approfondiscono gli immaginari del corpo, la sua presenza nel linguaggio e come linguaggio, all’interno della realtà letterario-artistica novecentesca.

Ecologies of care

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with Bojana Kunst and Martina Ruhsam
28 November 2023
ore 17:30
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Foyer

Corso Pastrengo, 51

free entrance
with Workspace Ricerca X membership / 10€

info biglietteria

Within the public program of Making room for critical thinking, Ricerca X presents Ecologies of care, a public talk articulated by Bojana Kunst and Martina Ruhsam.

Artistic work is interconnected with precarious forms of living and working that contribute to a desire for care in the arts today.
Bojana Kunst and Martina Ruhsam will talk about Bojana Kunst´s new book “The Life of Art. Transversal Lines of Care” and Martina Ruhsam´s research project that focuses on the question how the performing arts can be(come) a socio-ecological practice that transforms itself in response to the ecological crises we are part of.

The conversation is based on the recognition of the entanglement of life and art. The question how a different life of art could look like has to include a reflection of the economic, structural and institutional conditions of art-making.

What are the complexities and asymmetries of care in relation to artistic work? When is care for other human and more than human beings the motor of art-making? And what are the immanent politics at stake if care, vulnerability and precarity are at the core of an artistic work? When are these concerns instrumentalized by a form of cultural politics that contributes to an erasure of paradoxes and complexities in order to preserve a binary thinking?

Making room for critical thinking
Making room for critical thinking is the program of Workspace Ricerca X for 2023, which takes shape through two research residencies and some public events, with the support of Lavanderia a Vapore / Fondazione Piemonte dal Vivo.

Resident artists
Aurelio Di Virgilio, Polina Fenko, Miranda Secondari
Satellite artists Anna Basti, Barb Bordoni, Teodora Grano, Marta Sponzilli
Guests Julian Barnett, Bojana Kunst, Martina Ruhsam
Artists curators Francesco Dalmasso, Elisa D’Amico, Ambra Pittoni

Re: Search. Is This Choreography?

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curated by Workspace Ricerca X
19 May 2016
ore 10:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Sala Grande Stireria

Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

6 traiettorie artistiche
6 percorsi di ricerca
6 modi di affrontare il corpo performativo e la coreografia

A conclusione di un percorso di ricerca, sviluppatosi durante tre residenze condivise, i coreografi e autori selezionati per il progetto Workspace_Ricerca X condivideranno la loro ricerca con il pubblico.

La serata è un’occasione per vedere sei diversi approcci al corpo performativo e alla costruzione coreografica.

I progetti sono stati sviluppati in un’ottica di condivisione e di scambio pratiche (peer-coaching) tra i partecipanti, anche attraverso l’incontro con i coreografi ospiti quali Barbara Berti e Caterina Basso e gli stimoli offerti dai tutors quali Charlotte Zerbey, Cristina Caprioli e Bart Van den Eynde.

I lavori presentati indagano la coreografia ora come comportamento collettivo e costruzione di paesaggi nel lavoro di Ambra Pittoni, ora come struttura di gioco e di incontro nella collaborazione tra Teresa Noronha Feio e Francesco Sgrò, ora come design spaziale collettivo come proposto da Sharon Estacio, ora come detour simbolico nello studio dello “scoccare frecce” in Francesca Cinalli. Così come il corpo performativo diventa ora mappa del vissuto in Elena Pisu Sangiorgi, ora ricerca di un ordine percettivo peculiare in Cinzia Sità.

Il progetto Workspace Ricerca X / research & dramaturgy, direzione di Carlotta Scioldo e Erika Di Crescenzo (ass. cult. StandOrt Performing), ha come obiettivo la creazione di una piattaforma per lo sviluppo e il sostegno della ricerca artistica attraverso il supporto artistico, amministrativo e logistico di professionisti nel campo della danza contemporanea e performance.

Workspace,  termine di impronta europea, indica un centro specializzato nella ricerca applicata di una o più discipline artistiche al fine di produrre conoscenza basata sull’innovazione. Da novembre 2015 a ottobre 2016, nove giovani autori sono impegnati nello sviluppo di un personale progetto di ricerca, non necessariamente finalizzato ad una produzione, affiancati da specialisti nazionali e internazionali di settore e attraverso la modalità di condivisione alla pari (peer-coaching) .

Tutors invitati a questa prima edizione sono stati Charlotte Zerbey (co- direttrice di Company Blu, ex- danzatrice di Sasha Waltz, collabora con Steve Paxton, Julyen Hamilton, Katie Duck), Cristina Caprioli (danzatrice, coreografa e pedagoga, fonda a Stoccolma la compagnia Ccap, ex-Direttrice del programma di coreografia presso l’University College di danza in Svezia), Bart Van Den Eynde (dramaturg di Meg Stuart e Ivo Van Hove, ex coordinatore del centro di ricerca artistica A.pass, insegnante e coordinatore nelle università di Belgio e Olanda).

Il progetto nasce dalla collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo; Università degli Studi di Torino, Prof. Alessandro Pontremoli; Compagnia Stalker Teatro (Torino); Peer-coaching Company Blu (Sesto Fiorentino); Anghiari Dance Hub (Anghiari).

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