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Dialogo con il pubblico, i danzatori/performer di RicercaX, le illustrazioni di Antonio Cioni, Michele Di Erre, Alessia Panfili, Milena Tipaldo & more
16 Aprile 2016
ore 17:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

Collaborazione / Cooperazione / Condivisione delle pratiche artistiche. Quali nuove strategie emergono nell’ecosistema delle performing arts?

Uno sguardo alle dinamiche di sviluppo e produzione di progetti artistici basati sulla cooperazione, collaborazione, scambio e auto-formazione attraverso la nascita di micro/macro comunità orientate e stimolate alla produzione di conoscenza.

Esperienze e esperimenti collettivi, collaterali, orizzontali, viventi, specifici, nomadi o stanziali, che interrogano e stimolano la nostra società, attraverso lo scambio di pratiche artistiche e di pensiero performativo.

Nella continua esplorazione e mappatura di queste strategie, ci si domanda quali nuove dinamiche vengono create a livello locale e globale dell’ecosistema culturale e quanto le pratiche artistiche “espanse” stimolino il sistema di produzione culturale.

* (termine da Alice Chauchat)

con la partecipazione di  Eleanor Bauer (coreografa americana, performer, co-fondatrice della piattaforma open source di pratiche condivise Nobody’s Business),  Sara Leghissa (Ass. Cult. Strasse – Nobody’s Business Italia) e Ambra Pittoni (everybodystoolbox.net), Carlo Salone (DIST, Politecnico e Università di Torino), Giorgio Salza (sociologo), Mara Loro ( Fondazione Piemonte dal Vivo ), TURN a_lab, DanzaCum, Senza Confini Di Pelle, Piattaforma Arte Spettacolo Conoscenza, Attivisti della danza (Firenze) e altri ospiti.

Dialogo con il pubblico e i danzatori/performer pertecipanti al progetto: Francesca Cinalli e Paolo De Santis, Sharon Estacio, Cinzia Sità, Teresa Noronha Feio e Francesco Sgrò, Ambra Pittoni, Elena Pisu. #thinkingdance #ricercax

Con le illustrazioni di Antonio Cioni, Michele Di Erre, Alessia Panfili, Milena Tipaldo

Di quale produzione artistica ha bisogno oggi la città?

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con noi a parlarne Cristina Caprioli, Carlo Salone, Luisa Perlo
08 Febbraio 2016
ore 17:00
Collegno (TO) Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
info biglietteria

Qual è l’ecosistema ideale per la produzione artistica contemporanea? Tessuto urbano e processi creativi

Nella riflessione in cui la cultura viene considerata come possibile motore di un processo generativo socio-economico, ci si domanda quali siano le relazioni tra i processi artistico-creativi, formali e informali, e lo sviluppo urbano.

E’ in questo contesto che si denotano i possibili orizzonti in cui la pratica artistica singola e collettiva può acquisire un significato rilevante. Quest’orizzonte integrato ci porta a riflettere sulla posizione dell’artista contemporaneo.

Quali sono le esigenze di un artista oggi, e quali le richieste della sua città?

Lo sguardo rivolto alla dialettica innovazione e creatività, ci porta a riflettere, anche in campo di produzione artistica, non solo sulle fasi di produzione e circuitazione, ma soprattutto sulla fase della ricerca, come motore primo e necessario per nutrire l’intero ecosistema.

Si apre dunque un nuovo orizzonte della produzione creativo-artistica in cui i parametri di creazione, fruibilità e impatti sul contesto circostante sono in fase di nuova definizione.

A tale riguardo invitiamo con noi a parlarne
Cristina Caprioli – coreografa – compagnia Ccap (Stoccolma)
Carlo Salone – docente Politecnico sviluppo urbano
Luisa Perlo – curatrice, A.titolo

E con l’ulteriore partecipazione di
Fondazione Piemonte dal Vivo
Museo Ettore Fico
Coorpi Coordinamento Danza Piemonte
Progetto Diogene

Paolo De Santis

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E’ artista residente insieme a Paolo De Santis.

artista residente 2022

Co-fondatrice del collettivo torinese Tecnologia Filosofica, esplora i confini tra danza e teatro con la sua traiettoria di ricerca Il Corpo Rituale. Dal 2008 produce performances presentate in festival di danza italiani e internazionali, ricevendo premi e menzioni. Coreografa selezionata per Crossing The Sea 2019, bando per la mobilità degli artisti italiani in Asia, collabora con Shanghai International Dance Center per la produzione di Sinfonia H2O, vincitore Residenze Coreografiche della Lavanderia a Vapore con il sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo. Collabora con l’artista franco-giapponese Anan Atoyama per le produzioni Hydden Body e Limpid Sun presentato alla Triennale d’Arte Setouchi in Giappone nel 2019. Collabora con il regista cinematografico Milad Tangshir per la produzione del film in VR Hydrocosmos.

artista residente 2015>2016

Nell’ambito della residenza Workspace RicercaX, il percorso di Francesca Cinalli, danzatrice-coreografa e Paolo De Santis, musicista-compositore, si focalizzerà sulla dimensione rituale nella performance: un confronto costante tra filosofia e tecnologia, in bilico tra artificio e natura.
Magneticamente attratti da una ruralità-pop, una freccia: possibili direzioni, l’arco che si tende, la posizione, la forza e l’equilibrio che precedono lo scoccare: realizzare l’essenza sottile che sta dietro la forma.

A partire dagli studi della danza classica, il suo percorso si orienta verso la danza contemporanea e il teatro-danza con maestri nazionali e internazionali: Giovanni Di Cicco, Roberto Castello, Virgilio Sieni, Giorgio Rossi, Doriana Crema, Raffaella Giordano, Dominique Dudzinsky e Marigia Maggipinto/Tanztheater Wuppertal, Carolyn Carlson, Simona Bucci, Cesar Brie, Alessandro Berti, Michele Di Mauro, Compagnia PippoDelbono.
Si diploma nel 2006 presso I.A.T. Gong_Istituto di Arti Tradizionali dei popoli e delle culture a Genova.

Danzatrice, coreografa e interprete della Compagnia Tecnologia Filosofica di Torino dal 2000 per le produzioni: NIJI_una preghiera/Premio della critica Ermocolle 2012, inserito nella programmazione artistica dell’Istituto Italiano di Jakarta-Indonesia 2015; CANZONI DEL SECONDO PIANO Co-Produzione Théatre Durance, Festival di Avignone, CDC Les Hivernales, Theatre Raymond Kabbaz-Los Angeles, Festival TorinoDanza; IN SUPERFICIE Co-produzione La Piattaforma, Inside/off Mosaicodanza, Palcoscenico Danza_Coreografi del Piemonte, Progetto AS IT HAPPENS con il patrocinio del DAMS Università degli studi di Torino, in collaborazione con Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivoli, Officine Caos, Festival Verdecoprente Umbria; Progetto START ME UP sostenuto dalla Fondazione Piemonte dal Vivo.

verso une flèche

di C.ie Tecnologia Filosofica_Torino
danza e coreografia Francesca Cinalli
musiche composte da Paolo De Santis

Paolo De Santis partecipa a: Edizione 2015-16, Edizione 2022,

verso une flèche

di C.ie Tecnologia Filosofica_Torino
danza e coreografia Francesca Cinalli
musiche composte da Paolo De Santis

Francesco Sgrò

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Collaborazione tra Teresa e Francesco Sgrò.

Questa ricerca nasce del desiderio di due artisti trovare un linguaggio proprio e un’estetica comune. La scelta del soggetto di ricerca è accaduta per caso. Il principio fu di prendere ciò che avviene facilmente. Citando Umberto Ecco: “Giocare è uno spreco utile di energia”. Il nostro elemento di comunioni è stato un pallone. Un pallone.

Il metodo è diventato uno di cercare tanti punti di vista: dall’associazione più convenzionale pallone-gioco allo studio di altre associazioni come: pallone-mezzo di comunicazione; pallone-suono-movimento; pallone-società; suono del pallone-immaginazione affettiva; rumore-poesia.

La ricerca si è espansa in vari livelli: 

  • La creazione di pratiche – CORPO e MOVIMENTO
  • Lo sviluppo di strutture compositive e performative – RAPPORTO TRA OGGETI E SPAZIO
  • Lo studio del “gioco” nell’ambito sociale e antropologico – L’IDENTITA CULTURALE
  • Sviluppo di strumenti per portare avanti una produzione artistica.

Dal libro O Atlas da Imaginação e do corpo de Gonçalo M. Tavares:

Il corpo è avvolto e avvolge – è un corpo spaziale – influenzato e influenzando lo spazio. Il corpo avvolge ed è avvolto anche dal tempo; il corpo non è solo una cosa che ad altre cose attorno, è anche un tempo che a una memoria e proiezione. Ogni atto nel mondo costruisce un’identità. Agire è un gioco che mete la nostra identità come essendo un elemento fragile, manipolabile.

Teresa Noronha Feio (Portuguese) graduated in 2010 as a dance theater performer in Fontys dansacademie, The Netherlands. Is co-creator of the collective Mammalian. And as a freelancer the most notorious collaborations were with: Vânia Gala, Einat Tuchman, Dot504, Chirs de Feyter, 320 Chili. Teresa Collaborated with Vania still for the conferences (Un)occupy the Body, in Inventing Futures – research with/in institutions, in Artez dansacademie, Towards a Dispossessed Live Presence on Stage – in Seminaire International des Doctorants du CRAL–EHESS La danse comme expèrience and Things go unnoticed – in The Practice of (in)visibility conference in Brighton University.

Francesco Sgrò (Italian) studied in Flic contemporary circus school. Is cofounder of the collective 320 Chili, with which the performance “Ai migranti” won Premio Equilibrio, In Rome. Francesco has danced for: Giorgio Rossi and Raffaella Giordano. Since 2012 is artistic director of Flic Circus School.

Francesco Sgrò partecipa a: Edizione 2015-16,

Francesco Sgrò (Italian) studied in Flic contemporary circus school. Is cofounder of the collective 320 Chili, with which the performance “Ai migranti” won Premio Equilibrio, In Rome. Francesco has danced for: Giorgio Rossi and Raffaella Giordano. Since 2012 is artistic director of Flic Circus School.

Alessandro Pontremoli

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Alessandro Pontremoli è Professore Associato di Discipline dello Spettacolo presso il Corso di Laurea in D.A.M.S. dell’Università degli Studi di Torino, dove ricopre il ruolo di membro del Comitato Scientifico del Centro di Studi “L’Italia del Rinascimento e l’Europa” e dove dal 2003 al 2011 ha diretto il CRUD (Centro Regionale Universitario per la Danza) “Bella Hutter”.

Dall’a.a. 2004/05 è direttore scientifico del Master di I livello in Teatro sociale e di Comunità presso l’Ateneo torinese. Dal 2010 è inoltre membro della Commissione Consultiva Danza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Fra i suoi volumi: La danza. Storia, teoria, estetica nel Novecento, RomaBari, Laterza, 2002; Danza e Rinascimento, Macerara, Ephemeria, 2011 (Premio Pirandello 2015); Elementi di teatro educativo, sociale e di comunità, Torino, UTET, 2015.

Alessandro Pontremoli partecipa a: Edizione 2015-16,

Cristina Caprioli

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Cristina Caprioli è una delle coreografe più affermate e riconosciute a livello internazionale della scena svedese. A metà anni ’90 fonda l’organizzazione indipendente Ccap, dove produce performance, installazioni, film, oggetti, pubblicazioni e altre coreografie, e conduce progetti di ricerca interdisciplinari di lungo periodo. Il suo lavoro coreografico si caratterizza per precisione, complessità e un’alta tecnologia del corpo. Tutte le sue produzioni sfidano i formati normativi e le economie di scambio del settore. Negli anni 2008-2013 è stata docente di composizione coreografica presso la Scuola di Danza e Circo (DOCH) di Stoccolma, dove ha sviluppato metodi e formati per la ricerca artistica. Ha ricevuto diversi premi e sovvenzioni e ha avuto un ruolo significativo nello sviluppo del discorso critico nel campo della danza e della coreografia in Svezia. Nel 2024 riceve il Leone d’oro alla carriera dalla Biennale Danza di Venezia.

Cristina Caprioli partecipa a: Edizione 2015-16, Edizione 2019,

Erika Di Crescenzo

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Ricercatrice indipendente nel campo del teatro e della danza, antropologia, filosofia, mistica. Laureata al Dams con una tesi di carattere antropologico, ha frequentato la scuola di danza classica Academié Principesse Grace di Montecarlo, il Programma de Recherche et Composition Coreographique presso la Fondation Royaumont di Parigi, e il master in progettazione culturale presso Fondazione Fitzcarrardo. Ha modellato il suo percorso di autrice e performer attraverso creazioni originali principalmente in Italia, Francia e Svizzera (The Fish, Etude pour la Sainteté, Asfissia, Clara Falls in Love, La Bagarre, Tentativi Vergini di Oscenità, E20, E questo è, etc..).
Lavora come regista, e coreografa, interprete, autrice, danzatrice, performer, curatrice, organizzatrice, davanti e dietro le quinte nel campo della danza e teatro contemporaneo.
Nel 2015 con Carlotta Scioldo fonda il progetto Workspace Ricerca X, che cura fino al 2021.

Carlotta Scioldo

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Dopo la laurea specialistica presso lo IUAV di Venezia, è fellow researcher presso la New York University dove inizia la sua traiettoria di ricerca tra perfomance studies, coreografia e ambiente urbano. In seguito è ricercatrice presso a.pass (advanced performance studies), centro di ricerca artistica a DeSingel (Belgio). Assistente dramaturg di Bart Van den Eynde nella produzione ‘Build to Last’ di Meg Stuart, dal 2012 lavora come dramaturg freelance per coreografi quali Daniele Ninarello, Claudia Catarzi, Barbara Berti, Amina Amici. Con l’obbiettivo di creare una piattaforma dedicata alla ricerca artistica e pratica drammaturgica, nel 2015 dà vita al progetto Workspace Ricerca X con Erika Di Crescenzo e ne è stata curatrice fino al 2018. E’ stata editor del volume RE:SEARCH DANCE DRAMATURGY (2017).

Consegue un ulteriore master di specializzazione in politiche culturali internazionali presso l’ITC-ILO UNESCO e un dottorato di ricerca presso l’Università e Politecnico di Torino. Il suo lavoro di dottorato sui networks transnazionali europei attivi nel settore culturale e creativo è tra i finalisti del ENCATC AWARD 2023. Insegna e partecipa a convegni internazionali.
Dopo una breve esperienza lavorativa presso la Commissione Europea, divisione cultura (EACEA), il suo scopo professionale mira a connettere il settore artistico allo sviluppo delle politiche culturali internazionali. Con quest’obbiettivo, ha lavorato come network manager e policy advisor del network europeo dei centri coreografici European Dancehouse Network. Oggi lavora come esperta esterna per la Commissione Europea per i progetti di cooperazione internazionale.

Nel 2015 con Erika Di Crescenzo da vita al progetto Workspace Ricerca X e ne è stata curatrice fino al 2018. E’ stata editor del volume RE:SEARCH DANCE DRAMATURGY (2017).

Francesca Saraullo

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POOL LIKE PISCINA è una pratica artistica che nasce in continuità ad “Archeologia del gesto”, progetto di ricerca sulle memorie personali ed arcaiche depositate nella sfera pelvica come atto politico di riconnessione alla matrice del corpo e all’essere che danza. Con POOL LIKE PISCINA voglio approfondire questo studio articolandolo su tre assi: corpo-arcaico; corpo-animale; corpo-canale. L’intenzione d’insieme è di stare in un tempo di ascolto sottile per lasciare il corpo aprirsi percettivamente e coscientemente all’impalpabile che attraversa me e l’altro da me in un continuo dialogo tra passato-presente-futuro, dove il gesto si trasforma in vibrazione sonora e danzante. Lavorando sulla vigilanza passiva, attivando uno stato di presenza ricettiva, coniugando alcune pratiche somatiche ed energetiche, desidero tradurre questo processo introspettivo e trans-identitario in una possibile scrittura coreografica dove l’intimo si confonde nel tutto e l’individuo si espande nel collettivo.

FRANCESCA SARAULLO (1984) coreografa, danzatrice, videasta e ricercatrice indipendente, vive tra Belgio e Italia. Pluridisciplinare nel suo percorso, consegue una Laurea in MultiDAMS ed in Ing. del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione a Torino, successivamente segue un Master presso l’Accademia Reale di Belle Arti di Bruxelles in “ISAC” (Istituto Superiore delle Arti e delle Coreografie) e “AeSP” (Arte per lo Spazio Pubblico). Formatasi nella danza e nel teatro tra Italia, Francia e Belgio, si specializza in centri quali “Fondation Royaumont”, “College-Dance Venezia”, “ImPulsTanz-Vienna International Dance Festival”, perseguendo un percorso formativo in pratiche somatiche ed energetiche (danza sensibile®, fasciapulsologia, qi-gong, …). Dal 2013 firma suoi lavori coreografici e performativi (ANAMNESIS, LUX, Et toi…, La Sospesa) e videografici (W., RACCOLTO, Moulbaix Dr., Ballerina, MiNunn), presentati in vari festival/musei/teatri internazionali. Nel 2020- 2021, riceve una borsa di ricerca per il suo progetto coreografico “Archeologia del gesto”. Collabora con vari artisti.

Francesca Saraullo partecipa a: Edizione 2015-16, Edizione 2021,

Teresa Noronha Feio

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Collaborazione tra Teresa e Francesco Sgrò.

Questa ricerca nasce del desiderio di due artisti trovare un linguaggio proprio e un’estetica comune. La scelta del soggetto di ricerca è accaduta per caso. Il principio fu di prendere ciò che avviene facilmente. Citando Umberto Ecco: “Giocare è uno spreco utile di energia”. Il nostro elemento di comunioni è stato un pallone. Un pallone.

Il metodo è diventato uno di cercare tanti punti di vista: dall’associazione più convenzionale pallone-gioco allo studio di altre associazioni come: pallone-mezzo di comunicazione; pallone-suono-movimento; pallone-società; suono del pallone-immaginazione affettiva; rumore-poesia.

La ricerca si è espansa in vari livelli: 

  • La creazione di pratiche – CORPO e MOVIMENTO
  • Lo sviluppo di strutture compositive e performative – RAPPORTO TRA OGGETI E SPAZIO
  • Lo studio del “gioco” nell’ambito sociale e antropologico – L’IDENTITA CULTURALE
  • Sviluppo di strumenti per portare avanti una produzione artistica.

Dal libro O Atlas da Imaginação e do corpo de Gonçalo M. Tavares:

Il corpo è avvolto e avvolge – è un corpo spaziale – influenzato e influenzando lo spazio. Il corpo avvolge ed è avvolto anche dal tempo; il corpo non è solo una cosa che ad altre cose attorno, è anche un tempo che a una memoria e proiezione. Ogni atto nel mondo costruisce un’identità. Agire è un gioco che mete la nostra identità come essendo un elemento fragile, manipolabile.

Teresa Noronha Feio (Portuguese) graduated in 2010 as a dance theater performer in Fontys dansacademie, The Netherlands. Is co-creator of the collective Mammalian. And as a freelancer the most notorious collaborations were with: Vânia Gala, Einat Tuchman, Dot504, Chirs de Feyter, 320 Chili. Teresa Collaborated with Vania still for the conferences (Un)occupy the Body, in Inventing Futures – research with/in institutions, in Artez dansacademie, Towards a Dispossessed Live Presence on Stage – in Seminaire International des Doctorants du CRAL–EHESS La danse comme expèrience and Things go unnoticed – in The Practice of (in)visibility conference in Brighton University.

Francesco Sgrò (Italian) studied in Flic contemporary circus school. Is cofounder of the collective 320 Chili, with which the performance “Ai migranti” won Premio Equilibrio, In Rome. Francesco has danced for: Giorgio Rossi and Raffaella Giordano. Since 2012 is artistic director of Flic Circus School.

Teresa Noronha Feio partecipa a: Edizione 2015-16,

Francesco Sgrò (Italian) studied in Flic contemporary circus school. Is cofounder of the collective 320 Chili, with which the performance “Ai migranti” won Premio Equilibrio, In Rome. Francesco has danced for: Giorgio Rossi and Raffaella Giordano. Since 2012 is artistic director of Flic Circus School.