Camping Lavanderia a vapore
Corso Pastrengo, 51
Prenotazioni
estdahl@lavanderiaavapore.eu
tel. 011 036 1620
Crediti
ideazione e cura Workspace Ricerca X e Lavanderia a Vapore
disegni Ambra Pittoni
grafiche Elisa D’Amico
tessuti scenografici Mediapont srl (RE)
per allestimento si ringrazia Bagno Vittorio Veneto e Alessandro Chiesa
con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo
info biglietteria
edizione zero
18 e 19 novembre 2022
h. 10.00-20.00
Lavanderia a Vapore di Collegno (TO)
Lavanderia a Vapore e Workspace Ricerca X uniscono sguardi e traiettorie di indagine dando vita a Research Camping – Wandering Bodies, un’oasi temporanea in cui sperimentare possibili forme di cura e di contatto, posture collettive e modalità del conoscere attraverso la condivisione di pratiche di ricerca artistica.
Poniamo al centro di questo primo Research Camping l’attitudine del vagare (wandering) come tipo di attenzione in movimento, diffusa e disponibile nei corpi e nello sguardo. Il vagare e il meravigliarsi che sono motori della ricerca stessa.
La figura del campeggio porta l’idea di una pratica nomade che non si radica ma tesse costantemente relazioni con le cose e il mondo. Il vagare diventa un modo di essere presenti e di palesare lo sguardo, che non sta fermo ma costruisce nuove storie, nuove relazioni.
Trasformiamo lo spazio per cercare forme possibili di stare insieme, facendo slittare posture e punti di vista in modo inatteso.
Per due giorni gli/le artist* invitat*, abiteranno gli spazi del Research Camping con le loro pratiche, materiali ed esperimenti.
A partire dalla domanda Che tipo di comunità, modi di stare insieme, policies possono essere ri-generate dalla ricerca artistica? il Research Camping desidera articolare un territorio poroso in cui le istanze e le modalità collettive della ricerca artistica possano essere aperte ad una comunità più larga attraverso la condivisione di domande, pensiero e discorsi che si generano nelle pratiche e che investono il corpo.
Nel corso delle due giornate si alterneranno momenti pratico riflessivi abitando due ambienti distinti: la piscina, un luogo dove immergersi collettivamente in azioni e pensieri che agiscono la domanda di ricerca e le tende, uno spazio dove l’orizzontalità della postura e l’intimità delle esperienze offerte scandiscono l’emergere di nuove visioni.
Alla luce delle caratteristiche dello spazio e dell’esperienza, le pratiche proposte dagli artisti partecipanti sono aperte su prenotazione e con capienza limitata.
Lo spazio del camping sarà invece aperto a visite e attraversamenti da parte di curiosi dalle 10.00 alle 20.00
PROGRAMMA
18 novembre 2022
dalle ore 10 alle ore 20
H 10:00-11:00 _Piscina_
Marta Sponzilli “Il respiro e la Medusa”
(45 minuti -15 persone max)
Identificando il movimento del diaframma, che può essere visualizzato come una medusa, la pratica verte sul respiro come forza generatrice, vitale individuale e al contempo come azione unificatrice con l’ambiente: siamo uno perché respiriamo la stessa aria che ci connette, trasporta informazioni e ci modifica. Insieme creiamo l’atmosfera.
Indicazioni per il pubblico: vestiti comodi per muoversi
h. 12:00-13:00_Piscina_
Teresa Noronha Feio “My pool is an ocean”
(30 minuti – 10 persone max)
“My pool is an ocean” in una cerimonia collettiva dove si può questionare con il corpo e i sensi sul rapporto che abbiamo con il mare. E se il mare parlasse, cosa direbbe? Quali paure, memorie e proiezione lanciamo noi nel mare?
h. 10:00-20:00_Tenda XS_
Chiara Prodi “Ara Solis // La pietra che lega il sole”
(long durational / inizio venerdì 18 ore 10 – chiusura sabato 19 ore 20)
Pratica di composizione e costruzione collettiva di una scultura da bruciare. Il focolare è un’area delimitata. La pietra dei sacrifici. Al centro formiamo insieme il totem. Un assemblaggio di impronte da lasciare alle fiamme. Lascia nel focolare tutto quello che vuoi bruciare. L’insieme si arricchisce e stratifica con il tempo. La forma appare e viene accesa dal fuoco.
Indicazioni per il pubblico: lascia al centro pezzi da bruciare. Usa le corde per assemblare i pezzi e comporre la forma. Torna. Fermati quando passi vicino. Come una ripetizione.
h. 10:00-11:00_ Tenda L_ e_ Tenda S_
Eugenia Coscarella/ P.A.D. RESEARCH
“APPUNTAMENTO AL BUIO // Chi sono io, mentre tu mi guardi?”
( 40 min. – 8 persone max)
Pratica corporea e di scrittura poetica guidata. In uno spazio intimo e notturno daremo appuntamento a una persona sconosciuta. Nell’incontro, ci affideremo al semplice stare, insieme, in silenzio. Chi sono io, mentre tu mi guardi? Con questa domanda, ci affideremo alla poesia, lasciando che la parola emerga dall’impronta, che quel piccolo silenzio ha lasciato sul mio corpo.
Indicazioni per il pubblico: Fiducia o voglia di sperimentarci nelle cose che non vediamo.
h. 12:00-13:00_ Tenda L _
Rebecca Marta D’Andrea “Tracciando il Sé/ Tracing the Self”
(50 min – 8-9 persone max)
In questa pratica esploreremo come il disegno e il movimento possono essere dei mezzi per entrare in contatto con il nostro sentire autentico attraverso i portali della creatività. Tramite l’uso del colore e del segno grafico, possiamo rendere più tangibile l’intangibilità dei sentimenti che vivono nel nostro inconscio, e attraverso il movimento attivare un dialogo con un ascolto profondo, innescando un processo di trasformazione e autoconoscenza.
Indicazioni per il pubblico: avrete a disposizione fogli bianchi, pennarelli, acquerelli, cuscini.
Vestitevi comodamente, senza scarpe; la pratica si svolgerà parzialmente ad occhi chiusi. I cellulari dovranno rimanere spenti o in modalità aereo per tutta la durata della pratica.
h. 12:00-13:00_ Tenda S_
Irina Baldini “Truce/Trace”
(1-60 min – 4 persone max)
Lavorando da molti anni con la performance, la danza e le arti grafiche, sto esplorando l’uso congiunto di questi mezzi. TRUCE/TRACE (tregua/traccia) è la prima interazione pubblica di questa esplorazione e comprende uno spettro di pratiche sia di stampa che di performance dal vivo. Unisce la mia ricerca sui metodi compositivi generativi nell’improvvisazione coreografica, con i concetti di lasciar traccie e (im)permanenza. In occasione del Research Camping condividerò una pratica di incisione e stampa su pelle e altre superfici, registrando e imprimendo momenti transienti.
h. 13:00-14:00 PAUSA
h. 14:00-15:00_ Piscina_
Kadri Sirel “Stranger encounters”
(1 ora – 15 persone max)
“Stranger encounters” è una pratica coreografica partecipata in cui, a partire da descrizioni testuali immaginative e intime di alcune danze, si offre la possibilità di incarnare e agire le stesse, sperimentando i limiti di performare una danza lontana da sè, una danza sconosciuta. In questa pratica, il desiderio e il tentativo sono più importanti del risultato. Testo, immaginazione e movimento fanno da mediatori in un incontro con lo sconosciuto che avviene all’interno del proprio corpo. Lo accogliamo, ci giochiamo e alla fine della pratica, lo abbandoniamo.
Indicazioni per il pubblico: indossare abiti comodi e portare proprie cuffiette e cellulare carico
h. 14:00-15:00 _ Tenda L_ e _ Tenda S_
Valerie Tameu “Sai tenere un segreto?”
(15’/ ’20 minuti – 2/3 persone turno)
Nell’intimità di una tenda, al riparo dal mondo esposto, risiede il luogo del segreto. Sai tenere un segreto? è una pratica intima che non mostra la sicurezza dell’enunciazione, ma esplora la fragilità della confidenza e ci interroga sull’aspetto della cura nell’atto della custodia, come la fase che precede la germinazione di un seme.
Indicazioni per il pubblico: portare proprie cuffiette e smartphone assicurandosi sia carico
h. 16:00-17:00 _Piscina_
Barbara Stimoli e Titta Cosetta Raccagni ”Pleasure Rocks”
(50 min – 17 persone)
Pleasure Rocks è uno spazio di incontro e intra-azione della materia, tra corpi umani e pietre.
Il titolo è un gioco di parole che suggerisce l’importanza di risignificare il piacere, il suo valore politico e trasformativo. Entrare in relazione con le pietre è un atto di cura, un percorso graduale, un tempo dilatato, un viaggio aptico ed estetico. (La ricerca Pleasure Rocks nasce nel 2018 in collaborazione con l’artista visiva Alessia Bernardini)
Indicazioni per il pubblico: se fa piacere si può portare la propria pietra preferita, anche piccola.
h. 15:30-16:00 _ Tende L e S_
Edoardo Mozzanega “Dream of a Tiger – Cosa vedi? V.1”
(30 minuti, massimo 8 partecipanti)
La pratica inizia con una semplice domanda rivolta al performer che indossa una sleeping-mask con le fattezze di una tigre: Che cosa vedi? Chi risponde è un corpo-voce oracolare che descrive in modo assolutamente fedele quello che vede quando non vede. Gli altri e le altre possono rivolgergli delle domande che inventano o scelgono da una lista (Cosa vedi oltre? Chi sei? Cos’hai in bocca? Cosa vedi alla tua destra? Etc…) indirizzando così il sogno in tempo reale. Lo storytelling scaturisce come un sogno, in modo imprevedibile, nell’incontro tra il presente e un archivio di storie che riguarda la ricerca in corso di Dream of a tiger sulla triade Anima/Animale/Capitalismo.
h. 16:30-17:30_ Tenda L_ e_ Tenda S_
Rebecca D’Andrea “Tracciando il Sé/ Tracing the Self”
(50 min – 8-9 persone max)
h. 18:00-19:30_ Tenda L_ e_ Tenda S_
Eugenia Coscarella/ P.A.D. RESEARCH_ “APPUNTAMENTO AL BUIO // Chi sono io, mentre tu mi guardi?
(40 min. – 8 persone max)
h. 18:00-19:30_ Piscina_
“Edoardo Mozzanega “Dream of a Tiger – Cosa vedi? V.2”
(70 minuti – massimo 20 partecipanti)
In una pittura cinese del X secolo è rappresentata una tigre che dorme. Appoggiato su di lei dorme un uomo, forse un monaco: è difficile dire chi stia sognando chi…La pratica si fa in due: monaco e tigre. Si inizia con una semplice domanda rivolta alla tigre che indossa una sleeping mask: “Che cosa vedi?”. Chi risponde è un corpo-voce oracolare che descrive in modo assolutamente fedele quello che vede quando non vede. Chi domanda indirizza e devia il percorso della visione: l’intreccio tra domande e risposte tesse una narrazione imprevedibile, come un sogno.
Programma
19 novembre2022
dalle ore 10 alle ore 20
h. 10:00-11:00 _ Piscina_ Talk/Workshop di cartografia_
Marion Boudier (in presenza) e Chloé Déchery (da remoto)
Performare La Conoscenza, Artist* / Ricercator*: Non Scegliere!
Per il loro intervento all’interno di Research Camping, Marion e Chloé continuano a interrogarsi sui dispositivi sensibili e critici, i gesti, i corpi e le voci che permettono di generare esperienze di pensiero singolari. Il libro Artistes-Chercheur·es, Chercheur·es-Artistes pubblicato dalle due autrici nel settembre 2022 da les presses du réel è rappresentativo di metodologie di ricerca che si trovano al crocevia di pratica e teoria. Cosa significa sviluppare un processo di ricerca su un palcoscenico, in uno studio o in un’aula scolastica quando sei un artista, un ricercatorə o… un po’ di entrambi? Quali strumenti euristici ed esperienziali vengono mobilitati da chi inventa nuove ibridazioni tra ricerca, creazione e pedagogia?
Attraverso un’ampia varietà di scritti, dal saggio teorico alla provocazione polemica, dalla partitura al protocollo performativo, passando per il racconto dell’esperienza o la traccia di un laboratorio, questo libro postula ed esamina la forza epistemica e l’epistemologia dell’atto teatrale e performativo. Così la presentazione del loro lavoro Artistes-Chercheur·es, Chercheur·es-Artistes giocherà con diversi formati di comunicazione accademica e post-lockdown e proporrà l’attivazione collettiva di una cartografia prodotta con l’artista Eric Valette nel tentativo di modellare, attraverso il disegno, un primo tentativo di una tipologia di forme sceniche e performative che producono e diffondono conoscenza.
h. 11::30-12:30_ Piscina_
Valentina Roselli “Arcipelago-Chi cerca chiede”
(50 minuti 12 partecipanti 3 persone alla volta)
L’esperienza intende essere un momento collettivo agito in silenzio rituale. I partecipanti saranno chiamati a rappresentare la propria isola e in un secondo tempo a scegliere la propria collocazione al fine di creare un arcipelago.
h. 10-20_ Tenda XS_Chiara Prodi
“Ara Solis // La pietra che lega il sole”
(long durational/inizio venerdì 18 ore 10-chiusura sabato 19 ore 20)
h. 12:30-13:30_ Tenda L_
Arianna Perrone “L’Arcipelago-Chi cerca chiede”
(50 minuti 12 partecipanti 3 persone alla volta)
CHI CERCA CHIEDE. Un momento privato, dove portare con sé il proprio pezzo di isola iniziato con l’esperienza dell’Arcipelago e ricercare ciò che affiora intorno a questa. L’approdo sarà una domanda.
h. 11:30-12:30_ Tenda S_
a cura di Fabritia D’Intino “Messaggi al futuro – pratica oracolare”
(20 minuti a sessione Minimo 1 fino alla massima capienza della tenda)
Questa pratica intende approfondire la relazione e l’intimità tra i luoghi e il vissuto di chi li abita. Convocando la magia, i varchi temporali e la preveggenza, l’intento è quello di riunirsi in una pratica che possa risvegliare l’oracolo che è in noi attraverso l’architettura che ci ospita.
h. 13-14 PAUSA
h. 14:00-15:30_ Piscina_
Stefania Carvisiglia, in collaborazione con Simona Rossi “Balera”
(45 min.-1 ora)
Balera è un tempo per stare insieme. Ogni partecipante può inserirsi nella pista portando il contributo che desidera. Non è richiesto un obiettivo, non ci si augura il lieto fine. Ci si incontra per ballare, essere informatƏ su notizie di attualità e aneddoti. La proposta per il camping è attraversare 15 minutes of fame e 15 minutes of vanishing. Una raccolta di esibizioni, solitudini, contatti paradossali.
h. 14:30-15:30_ Tenda L_ e_ Tenda S_
Michela Depetris “Antenne&Sexytude_mutant practices
(30 minuti- min. 3 persone max X)
Piccola azione intima e mutante per invocare gli spiriti della trasformazione attraverso la parola. La narrazione interviene sui corpi di chi ascolta, cambiando interiormente la forma e la percezione, la temperatura e la relazione con lə altrə. #ipnosi #mutazione #orgia #sogno #insetti
Indicazioni per il pubblico: connettersi al QRcode con smartphone e cuffie. Se si vuole, prima dell’uscita dalla Tenda scartare il proprio lecca lecca e gustarlo.
h. 16-17:00_ Piscina_
Pupa Boom “Bagno di brodo vegetale”
(60 min.)
Session/proposta sonora/narrazione/visualizzazione per sguardo interno rivolta a corpi in ascolto e in relax. Quello che accade è semplice e intimo: chi si immerge nel Brodo, si sdraia o si siede dove vuole, può chiudere gli occhi, può ascoltare, può muoversi, può fluttuare, può dormire.
h. 16:30-18_Tenda L_ e_ Tenda S_
Alessio Mazzaro e Fiona Winning “The slowness of plants, the intimacy of mosses and the calm of the snow” an experience from the Do Nothing Club
(1 ora – 30min experience, 30min talk) 2 turni da 15 minuti, 4 persone per turno (per la prima mezzora di esperienza) poi tutti/e partecipano alla conversazione collettiva di Alessio Mazzaro e Fiona Winning
Nelle tende viene ricreato uno spazio con elementi di passate aperture del Do Nothing Club -costumi, white noise, sleeping masks, lavanda, posters e voci- per una sessione di idleness seguita poi da una conversazione collettiva su quando la pratica artistica ci sfinisce. Per una comunità diffusa di caring, per riappropriarci del tempo, singolarmente e collettivamente.
Indicazioni per il pubblico: portare un cuscino, una coperta/sacco a pelo e magari anche una piccola torcia. Pensare ad un momento in cui la pratica artistica e la sua produzione -networking, applications, rendicontazione, aspettative, secondo lavoro, instabilità economica e geografica- vi ha sfinito.
h. 17:30-19_ Piscina_
Unfolding Landscape / Workspace Ricerca X
Un invito a entrare in un paesaggio in cui si dispiegano pratiche, domande, desideri, complessità, aspirazioni e criticità della ricerca artistica.
A cura di Francesco Dalmasso, Ambra Pittoni, Elisa D’Amico con Irina Baldini, Francesca Cinalli, Fabritia D’Intino, Elisa Zuppini
h. 19-20_ Piscina_ “Danceoke”
a cura di Fabritia D’Intino
(30 minuti – min. 5 persone max X)
Il danceoke è un party tool, preso in prestito dalle feste scandinave, è un dispositivo in cui si converte il concetto del karaoke (cantare sulle proprie tracce preferite) in danza (danzare sui propri video preferiti). Consiste dunque in un maxischermo con una playlist di video youtube ed una selezione di riferimenti che spaziano dai videoclip pop ai frammenti di balletto, dalle coreografie k-pop ai live funk. L’invito è quello di copiare la danza, riprodurre le coreografie sul momento cercando di essere il più fedeli possibile all’originale. È aperto a tutte le diverse capacità, abilità e competenze motorie e ha a che vedere col concetto di autorialità, di plagio, di passaggio di informazioni e repertorio comune. Rimanendo in questo sempre fedele alla sua origine festosa e all’approccio ludico al movimento e alla danza.