RESEARCH CAMPING 2023 / Bodies en plein air

edizione 2023

7 – 8 – 9 – 10 giugno 2023
Lavanderia a Vapore di Collegno (TO)

 

L’edizione 2023 conferma il desiderio di dare vita ad una comunità composta da artiste e artisti che si riunisce scambiandosi pratiche e traiettorie di ricerca, prospettive e riflessioni a partire dal corpo e aprendosi all’“esterno” in maniera porosa lasciandosi attraversare da partecipanti e visitatori.

Questo ambiente di ricerca collettiva si nutre della condivisione di pratiche e traiettorie di ricerca generando nuova linfa per un corpo comune che ramifica secondo le temporalità specifiche della crescita e della cura: dilatando e re-inventando il tempo quotidiano. Cosa ci nutre? Cosa accade ad un percorso individuale quando viene messo a disposizione della collettività? E al corpo collettivo? Come nascono nuovi assemblaggi?

Ispirandosi ai processi circolari di condivisione e trasmissione, mescolanza e contaminazione, metabolizzazione e compostaggio reciproco, il paesaggio del Camping 2023 insiste su nutrimento e convivialità come formule e ritualità per creare nuovi assemblaggi di umani e sostanze. Gli scenari che faranno da cornice e attivatore di queste domande saranno il WunderBar e l’Edicola nomade e partendo dalla Sala Grande di Lavanderia si snoderanno nel Parco della Certosa.

RESEARCH CAMPING 2023 / Bodies en plein air
è un progetto a cura di Workspace Ricerca X e Lavanderia a Vapore
partecipano Anna Basti, Francesca Cola, Michela Depetris, Teodora Grano, Daria Greco, Marta Olivieri, Neutopica, Alice Ruggero ed Elisa Turco Liveri, Nolwenn Salaün, Maria Elena Mela Seidenari, Cinzia Sità, Valerie Tameu, TAB Zine
scenografie fornite da Spazio Meta_Milano spaziometa.it
neon fornito da Neon Floris_Torino insegnetorinoneonfloris.it
allestimento Marco Montaruli

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Per prenotarsi alle pratiche del Camping
email estdahl@lavanderiaavapore.eu
WhatsApp 333 7508235

PROGRAMMA
7 giugno 2023
apertura dalle ore 17:00

H 18:30

DJ SET a cura di FEDERICO SCETTRI

Federico Scettri, batterista, si esibisce in Europa e America in molte formazioni nell’ambito del jazz contemporaneo, del pop e della scena più sperimentale utilizzando dal vivo anche laptop e live eletronics. Si dedica inoltre alla composizione di musiche per la danza contemporanea. Attualmente collabora con le band Cosmic Renaissance e C’mon Tigre.

 

PROGRAMMA
8 giugno 2023
dalle ore 10:00 alle 19:00

H 10:15-11:15

VALERIE TAMEU
Metabolo, gastronomia molecolare

Un luogo di ibridazione simbiotica tra biohacking, tecnologia, scienza DIY, corporeità ibride e performance. Nell’ottica di un metabolismo planetario, l’ecosistema diventa struttura di un processo metabolico dove fluidi, muco, sudore, urina, feci e materie inventate trasformano le strutture attraverso le varie forme di digestione in senso lato e decomposizione trasformativa.

BIO
Valerie Tameu è autrice e performer. Laureata in studi di danza presso la facoltà di Cinema, Arti della Scena, Musica e Media di Torino, si forma anche con vari3 formator3 della scena italiana e Internazionale. Contemporaneamente porta avanti progetti di creazione e ricerca con diverse realtà. La sua pratica artistica con-fonde pratiche allucinate, corporeità ibridate, memorie e presagi, nature artificiali, identità DIY, strategie di hack1ng.

H 11:15-13:00

EMILIE GALLIER, NIENKE TERPSMA, NINA BOAS (in thoughts)
Glaneuses et Vers de Terre, Bookworms and the Wormbook

*questa attività sarà in lingua inglese*

Glaneuses et Vers de Terre (Gleaners and the Worms) is a collection of practices by choreographer Emilie Gallier, visual artist Nina Boas, and artist editor Nienke Terpsma. Glaneuses et Vers de Terre cultivates ways of being with landscape as we are absorbed within it rather than as a detached spectacle to observe. We look for verbs, gestures to sense our bodies in connections with soils and skies. Head down, butt up, we turn down to the lives out of our sight: the worm deep under, the birds beyond the horizon. Inclined, we grow bodies of roots and waterfalls that take up water and pour it back out, supporting complete cycles and processes of regeneration to take place.

Glanseuses et Vers de Terre (Spigolatori e Vermi di Terra) è una collezione di pratiche della coreografa Emilie Gallier, dell’artista Nina Boas, e dell’artista-editrice Nienke Terpsma. Glanseuses et Vers de Terre coltiva modi di stare con il paesaggio come se fossimo assorbitɜ in esso, più che come uno spettacolo separato da osservare. Cerchiamo verbi, gesti per percepire i nostri corpi in connessione con cielo e terra. Testa giù, sedere in alto, ci rivolgiamo in basso verso le vite al di fuori della vista: il verme nelle profondità, gli uccelli oltre l’orizzonte. Inclinatɜ, facciamo crescere corpi di radici e cascate che prendono l’acqua per poi riversarla, supportando l’accadimento di cicli e processi completi di rigenerazione.

BIO
Emilie Gallier è una coreografa e ricercatrice che lavora tra i Paesi Bassi e la Francia dove ha co-fondato Les Minières, tra l’agricoltura rigenerativa e le pratiche artistiche. Ha sviluppato l’idea e la pratica di lettura nella performance nella sua tesi ‘Reading in Performance, Lire en spectacle’ (2021, Coventry University, DAS Graduate School). Si interessa del non-scritto che fiorisce nella scrittura, ecosistemi implicati e terreni viventi. www.post-cie.com
Nienke Terpsma è artista e book designer. Dal 2004, si è occupata del (maga)-zine artistico di viaggio per la ricerca non-accademica Fucking Good Art con Rob Hamelijnck. FGA si occupa di ricerca sul campo nell’humus, la vita attorno all’arte, le condizioni (locali) artistiche e culturali, con un interesse specifico per la storia orale, storia dell’idea, anarchia, ecologia. www.fuckinggoodart.nl
Nina Boas si è laureata all’AKI, ArtEZ a Enschede (Paesi Bassi) nel 2003. Da quel momento, ha sviluppato una pratica multidisciplinare (performance, disegno, installazioni, scenografia). Mischia la realtà e il mondo immaginario con storie che assomigliano ad un sogno ad occhi aperti. www.ninaboas.com

H 14:00-17:00

MARIA ELENA SEIDENARI
IT’S MY PLEASURE

In un’edicola c’è spazio per il piacere? Molto spesso si, però i giornali che offrono intrattenimento erotico sono sempre un po’ celati.
it’s my pleasure porta l’eros in primo piano e offre una prospettiva femminile e femminista sul desiderio sessule e l’autocensura.
it’s my pleasure offre una piattaforma di facilitazione e incontro dove si mescolano pratiche somatiche, teorie sociologiche e paesaggi sonori per sollevare domande sull’eros e sugli ostacoli e condizionamenti che inibiscono l’esperienza piena e intatta del piacere (se mai esistesse).

BIO
Mela ha cambiato nome di recente, per sottolineare che non è né carne né pesce, ma un ibrido tra danzatrice, curatrice, ricercatrice.
Attraverso le lenti del pensiero femminista intersezionale, Mela esplora la performance, la danza di comunità e il corpo come s/oggetto di gnosi.
Laureata in Relazioni Internazionali, dopo aver condotto una ricerca sui tabù mestruali in India e Etiopia, ha approfondito lo studio del movimento tra Genova e Torino, diplomandosi infine al Tanzfabrik di Berlino, città dove vive.

H 14:00-17:00

CINZIA SITÀ
You may say I’m a dreamer (YMSID) appunti per una scrittura collettiva

Un percorso laboratoriale, dove allenare un pensiero del movimento, attraverso la guida di pratiche volte a dare vita ad un percorso drammaturgico, in cui i corpi, che si allineano e alleano in uno spazio comune, si rendono essi stessi creatori e generatori, insieme, della loro Opera, del loro progetto.

BIO
Laureata in Coreografia presso l’AND, frequenta il corso di alta formazione
Scritture per la danza contemporanea diretto da Raffaella Giordano, presso il Teatro Stabile di Torino. È artista Associata Sosta Palmizi dal 2012 e cofondatrice e curatrice di SiR (sharing in roma) dal 2017. Lavora come danzatrice/interprete coreografa e dramaturg.

H 15:00-17:00

FRANCESCA COLA
FERVERE sparkling tea time

Preparazione e degustazione rituale della Kombucha come pratica starter per una condivisione di narrazioni queer. Una lievitazione collettiva, una pratica proliferante del margine che può indicare nuovi modi e mondi possibili basati sulla complicità, reciprocità e mutualismo.
N.B. Invitiamo i partecipanti a portare con sé una tazza o un bicchiere con cui hanno un legame affettivo, quindi, se possibile, non solo un oggetto funzionale.

BIO
Autrice transdisciplinare, danzatrice e performer indipendente. La sua ricerca intreccia pratiche somatico cinetiche alla ricerca in ambito linguistico e neuroestetico. Attualmente impegnata nella ricerca nell’ambito del rituale contemporaneo in ambito performativo.

 

H 17:15-18:15

MARTA OLIVIERI
FILA IL TELEFONO (esperimento #3)

L’esercizio sulla sfasatura #3 induce a osservare e immergersi nella trasformazione della parola e del suo significato. Giocheremo con la trasmissione, la ripetizione, la mancanza di corrispondenza, lo scarto e l’intruso per osservare se queste condizioni aprono delle possibilità da cui partire per comporre una partitura.

BIO
Marta Olivieri è autrice e performer con base a Roma. Si forma tra l’Italia e l’estero. Si interroga su cosa sia per lei la coreografia e su quale punto di vista porti. Il corpo si muove tra il visibile e l’invisibile e tenta un continuo accadimento ai lati della struttura.

H 17:30-18:00

NOLWENN SALAüN
INTERVALLES

Sono abituata alle dure raffiche atlantiche o alle brezze umide del Nord; qui ho scoperto un vento inatteso e caldo, ancora in grado di riorientare i corpi. Performance a 3 voci e più, sul sentiero tra il parco della Certosa e la sala prove. 15-20 min, aperto a tutt*

BIO
Nolwenn Salaün è un’artista nata a Brest (Francia), vive a Torino. Con diverse forme di linguaggio, fotografia e suono compone situazioni che affrontano i modi in cui posizioni, ritmi e spazi sono definiti, collocati, essi stessi collocando e definendo a loro volta. Ha conseguito un MFA in Critical Studies (Sandberg Instituut, NL); i suoi progetti e performance sono stati presentati a Künstlerdorf Schöppingen (Münsterland, DE), Les Tanneries (Amilly, FR), La Box (Bourges, FR), Reneenee, Rozenstraat – a rose is a rose, Bologna.cc (Amsterdam , NL).

H 18:30-19:00

ANNA BASTI
“…ALMENO 20 SECONDI”

Questa pratica si inscrive nel più ampio progetto di ricerca “Indagine sullo stato dei corpi”, che si interroga su quali siano i parametri che determinano lo stato di un corpo, la sua salute, le sue emozioni, la sua postura sociale, culturale e politica, nonché micro biologica e ormonale.“…almeno 20 secondi”, attraversa questa indagine concentrandosi sull’azione dell’abbraccio e su cosa questa azione innesca all’interno dei nostri corpi.

BIO
Danzatrice e performer, il suo percorso di ricerca ha come focus il corpo, organismo complesso e poroso, informato e condizionato dal contesto di riferimento in cui vive. Questa ricerca si articola attraverso piattaforme progettuali che usano diversi formati, orientate soprattutto al lavoro e alla condivisione di saperi con corpi non alfabetizzati nel campo delle tecniche di movimento.

 

PROGRAMMA
9 giugno 2023
dalle ore 10:00 alle 19:00

H 10:15-11:15 e 17:00-18:00

FRANCESCA COLA
FERVERE sparkling tea time

Preparazione e degustazione rituale della Kombucha come pratica starter per una condivisione di narrazioni queer. Una lievitazione collettiva, una pratica proliferante del margine che può indicare nuovi modi e mondi possibili basati sulla complicità, reciprocità e mutualismo.
N.B. Invitiamo i partecipanti a portare con sé una tazza o un bicchiere con cui hanno un legame affettivo, quindi, se possibile, non solo un oggetto funzionale.

BIO
Autrice transdisciplinare, danzatrice e performer indipendente. La sua ricerca intreccia pratiche somatico cinetiche alla ricerca in ambito linguistico e neuroestetico. Attualmente impegnata nella ricerca nell’ambito del rituale contemporaneo in ambito performativo.

H 10:15-11:15 e ore 15:30-16:30

ELISA TURCO LIVERI E ALICE RUGGERO
TUANAKI. INVENTARIO DI ALCUNE COSE TOPOGRAFICHE

Tuanaki è un’isola sommersa, forse mai esistita, un’invenzione topograficamente attendibile. Il movimento comincia dalla condivisione di domande sullo spazio che ci circonda: Semplici esercizi come osservare, misurare, cercare etimologie, se condivisi, producono nuove conoscenze, spostando i corpi e i punti di vista, aumentando il livello percettivo dell’ambiente. C’interessa una riscrittura collettiva degli spazi, una nuova archeologia di luoghi e parole. Un inventario collettivo che s’interroga sul potere categorizzante del linguaggio, immaginando una nominazione alternativa.

BIO
Elisa e Alice s’incontrato durante RicercaX 2019 “Artistic Research: it’s not about explaining”. Nasce un’amicizia e una collaborazione intorno al progetto Aporie del collettivo Dehors/Audela. A maggio 2020, durante il lockdown, inizia una corrispondenza che genera uno scambio di materiali e produce domande. Il progetto ha visto una prima condivisione in forma di intervista fittizia durante una residenza a Base (Milano) nel 2021 e, dopo un momento di riposo, ha un grande desiderio di riattivarsi.

H 11:15-13:00

GOSIE VERVLOESSEM
The Pleasure Garden

La mia pratica di ricerca intitolata “The Pleasure Garden” (Il Giardino del Piacere) inizia come una sorta di autofinzione, nella quale esploro un parco scultoreo in Belgio nei panni del personaggio del “sick detective”. Durante questi viaggi si sono manifestati alcuni alleati nel paesaggio. Insieme ad una serie di testi, queste presenze hanno formato il contenuto di una lettura collettiva polifonica. I testi proposti si collocano tutti nel frame interdisciplinare definito come “queer ecology”. Vedere la natura da una prospettiva queer offre un contrappunto alla classificazione, la dominazione e propone un’alternativa nel processo di riproduzione e di “selezione naturale”. “The Pleasure Garden” si domanda: in natura è tutto orientato verso la procreazione? Oppure c’è posto anche per la sperimentazione e il piacere? Perché preferiamo la natura per il suo essere nobile e per la sua bellezza piuttosto che per la sua stranezza e ripugnanza? Ripensando / Immaginando una nuova relazione tra esseri umani e natura, cerco di eludere la categorizzazione e il potere per lasciar germogliare una bomba di semi di storie che influenzi la nostra visione della natura in una maniera più piacevole e gioiosa.
Eating Words Becoming Plant
Per il Research Camping, vorrei approcciare il parco come un’area da leggere, un’area esitante e disponibile all’essere letta, che aspetta di essere letta, … Propongo una serie di pratiche che si relazionano al leggere come mangiare parole, un atto erotico nel processo di diventare pianta. Attraverso letture collettive e digestione dei testi, ispireremo il giardino di Collegno con storie lasciate nell’ombra o sepolte sotto uno spesso strato di oblio, storie che gettano una luce alternativa sul parco, le sue storie e i suoi futuri. Iniziamo sotto il castagno sotto il quale Giulia Canella ha riconosciuto suo marito. Da lì, sbucceremo i semi che germinano da questa storia, percorrendo la sottile linea tra la realtà e la finzione. #piante, erotico, amnesia, piacere, arboglifo

BIO
Gosie Vervloessem (1973, Belgio) è ricercatrice artistica e performance artist che vive e lavora a Brussels. Nel suo lavoro, studia la relazione tra Homo Sapiens e Regno Vegetale attraverso la lente della cultura popolare, come i film horror, i fumetti e il folklore. Nella sua ricerca, assume spesso il ruolo di “sick detective” che usa “reperti”, prove per mettere alla prova e connettere storie nuove e storie già esistenti. Le sue pratiche includono lecture-performance, camminate, zine, workshop e pubblicazioni.

H 14:00-17:30

TAB_Takeawaybibliographies
Laboratorio Editoriale Collaborativo | Fanzine Publishing #Nutrimento

TAB propone una pratica di realizzazione di una bibliografia collettiva che approfondisca il tema del nutrimento/ nourishment creando un momento conviviale di scambio di pratiche volte ad indagare la domanda cosa ci nutre? Cosa nutriamo? Nell’attività proposta, la ricerca bibliografica, diventerà un’azione dinamica ed immersiva, in cui pensieri e pratiche si nutrono in maniera reciproca in una dimensione che oscilla tra individuale e collettivo.

BIO
TAB | Take Away Bibliographies è un collettivo multidisciplinare e prende il nome dall’omonimo progetto editoriale, dedicato alla ricerca bibliografica multimediale e multidisciplinare in formato fanzine attraverso il coinvolgimento di contributor. TAB mira ad essere uno spazio di condivisione e ispirazione per una conoscenza non lineare e non produttiva. Il collettivo ha collaborato e collabora con artist* ricercat*, attivist* istituzioni culturali ed enti del terzo settore.

H 14:00-15:00

MARTA OLIVIERI
FILA IL TELEFONO (esperimento #3)

L’esercizio sulla sfasatura #3 induce a osservare e immergersi nella trasformazione della parola e del suo significato. Giocheremo con la trasmissione, la ripetizione, la mancanza di corrispondenza, lo scarto e l’intruso per osservare se queste condizioni aprono delle possibilità da cui partire per comporre una partitura.

BIO
Marta Olivieri è autrice e performer con base a Roma. Si forma tra l’Italia e l’estero. Si interroga su cosa sia per lei la coreografia e su quale punto di vista porti. Il corpo si muove tra il visibile e l’invisibile e tenta un continuo accadimento ai lati della struttura.

H 15:00-17.30

EVA NEKLYAEVA
FOOD PLAY

La delizia del tutto, perdersi nei gusti, negli odori, nelle consistenze. L’allure elusiva delle papaye e il fascino diretto dei cetrioli. Frantumare, farcire, spruzzare, soffocare, stuzzicare, leccare.
Tutti modi audaci per usare il cibo per controllare o gratificare. Quali verdure sono migliori per fustigare? Come usare il cibo nei temperature play? Come un dolce sciroppo può migliorare la tua sessione di spanking?
Cosa succederà durante il workshop?
Inizieremo con un’introduzione al cibo e al gioco erotico e proseguiremo dimostrando approcci differenti dai più disciplinati come il food control, fino al totale disordine dello schizzo.
A chi è rivolto il workshop?
A chiunque sia curiosǝ di combinare cibo e gioco erotico.
Il workshop è vegano e chiederemo di segnalarci eventuali allergie prima di cominciare.
Come mi preparo?
Porta degli abiti di riserva che possano essere sporcati, un asciugamano e un paio di infradito per farti la doccia dopo il workshop. Per la parte finale del workshop sei invitatǝ a portare il cibo con cui vorresti giocare.
Ci sarà nudità? È possibile, ma non obbligatorio.

BIO
Eva Neklyaeva è una curatrice che lavora sulla libertà, e sul piacere.
Tesse storie e abita spazi – nei quali il piacere può sostare.
Il workshop si terrà in lingua inglese. 25 posti disponibili.

H 17:30-18:00

NOLWENN SALAÜN
INTERVALLES

Sono abituata alle dure raffiche atlantiche o alle brezze umide del Nord; qui ho scoperto un vento inatteso e caldo, ancora in grado di riorientare i corpi. Performance a 3 voci e più, sul sentiero tra il parco della Certosa e la sala prove. 15-20 min, aperto a tutt*

H 18:00-19-00

MICHELA DEPETRIS
!n>i§ibl& may take time to become evident

Propongo un rito collettivo di possessione da bar/lasciarsi attraversare dalla materia, dagli spiriti della panna, delle brioche farcite/divenire medium/abbandonarsi agli innesti di toast/affidarsi ad uno stato alterato di coscienza nell’abbondanza nel piacere/flirtare col kiwi/scatenarsi/indemoniarsi/erotica spiritata per una playlist/la proposta è un’azione corale di risignificazione della relazione col cibo che è nutrimento, piacere, dispiacere, materia, rifugio, relazione, sperimentazione, storia, materia che entra nella materia che forma materia che attraversa materia e la condiziona.

BIO
Artista|performer|dance maker. Lavora in contesti performativi come interprete di altrǝ artistǝ e come creatrice, con linguaggi ibridi tra video, suono, performance, linguaggio coreografico e installazioni, interessata a produrre metodologie e formati che sfuggano alle logiche convenzionali e alle tempistiche abituali di produzione.

 

 

PROGRAMMA
10 giugno 2023
dalle ore 10:00 alle 19:00

H 10:30-11:00

ANNA BASTI
“…ALMENO 20 SECONDI”

Questa pratica si inscrive nel più ampio progetto di ricerca “Indagine sullo stato dei corpi”, che si interroga su quali siano i parametri che determinano lo stato di un corpo, la sua salute, le sue emozioni, la sua postura sociale, culturale e politica, nonché micro biologica e ormonale.“…almeno 20 secondi”, attraversa questa indagine concentrandosi sull’azione dell’abbraccio e su cosa questa azione innesca all’interno dei nostri corpi.

BIO
Danzatrice e performer, il suo percorso di ricerca ha come focus il corpo, organismo complesso e poroso, informato e condizionato dal contesto di riferimento in cui vive. Questa ricerca si articola attraverso piattaforme progettuali che usano diversi formati, orientate soprattutto al lavoro e alla condivisione di saperi con corpi non alfabetizzati nel campo delle tecniche di movimento.

H 10:30-12:00

DANCE WELL

Dance Well è una pratica artistica rivolta principalmente a persone con Parkinson, ma aperta a tutti: caregivers, familiari, amici, danzatori, cittadini, studenti, artisti, in un vero e proprio momento inclusivo e intergenerazionale. La danza unita alla pratica filosofica, porta i partecipanti, a partire dall’esperienza del corpo, a riflettere e dialogare su contenuti e temi generati dalla danza, dando vita a un’insolita comunità di ricerca.

Laboratorio condotto da Debora Giordi, Elena Cavallo in collaborazione con Gaia Giovine Proietti

H 11:30-13:00

On Publishing Practices: Bookworms and the Wormbook, Table du Zine, Fucking Good Art

Soft Panel with Parlor/Ricerca X, Emilie Gallier, Nienke Terpsma
During this session, we will explore the practices of writing and publishing as situated and embodied in artistic research. Discourses are generated and stratified by inhabiting the artistic material and the space between bodies as territories for new forms of knowledge. This session will grow from Terpsma and Gallier’s shared project Glaneuses et Vers de Terre, in which the practices Table du Zine and Bookworm and the Wormbook play with the art of making (and reading and eating) books. Editor of the magazine Fucking Good Art, Nienke Terpsma will share her practice of conversational and collaborative publishing.
Soft Panel with Parlor / Ricerca X, Emilie Gallier, Nienke Terpsma
Durante questa sessione, esploreremo le pratiche di scrittura e di pubblicazione situate e incarnate nella ricerca artistica. I discorsi si generano e si stratificano abitando il materiale artistico e lo spazio tra i corpi come territori per nuove forme di conoscenza. Questa sessione crescerà dal progetto condiviso di Terpsma e Gallier Glaneuses et Vers de Terre, nel quale le pratiche Table du Zine e Bookworm and the Wormbook giocano con l’arte del fare (e leggere e divorare) libri. Editrice della rivista Fucking Good Art, Nienke Terpsma condividerà le sue pratiche di pubblicazione conversazionale e collaborativa.
*questa attività sarà in lingua inglese*

BIO
Emilie Gallier è una coreografa e ricercatrice che lavora tra i Paesi Bassi e la Francia dove ha co-fondato Les Minières, tra l’agricoltura rigenerativa e le pratiche artistiche. Ha sviluppato l’idea e la pratica di lettura nella performance nella sua tesi ‘Reading in Performance, Lire en spectacle’ (2021, Coventry University, DAS Graduate School). Si interessa del non-scritto che fiorisce nella scrittura, coinvolgendo ecosistemi e terreni viventi. www.post-cie.com
Nienke Terpsma è artista e book designer. Dal 2004, si è occupata del (maga)-zine artistico di viaggio per la ricerca non-accademica Fucking Good Art con Rob Hamelijnck. FGA si impegna nel campo della ricerca nell’humus, vita attorno all’arte, condizioni (locali) di arte e cultura, con un interesse specifico per la storia orale, storia dell’idea,’anarchia,’ecologia. www.fuckinggoodart.nl

H 14:00-17.30

NEUTOPICA
This manifesto is a place to be

This manifesto is a place to be è una pratica partecipativa di esplorazione del paesaggio e un esercizio di scrittura corale, come riflessione critica sul formato e sulla retorica affermativa del manifesto. Attraverso un processo di creazione si arriva alla realizzazione e alla stampa di una fanzine e/o di alcuni manifesti, in cui sono raccolti e riassemblati i materiali prodotti. Un gioco per fare un manifesto e per fare fallire il manifesto. Per fare potenzialmente infiniti manifesti: necessariamente situati, opachi, instabili.
È utopia in fieri, afferrata sempre solo parzialmente, mentre sparisce davanti a noi, nel folto di un bosco.

BIO
Neutopica promuove utopie localizzate e temporanee, realizzando formati sperimentali e collaborativi di residenza artistica transdisciplinare, in cui la ricerca e l’azione artistica sono intese come strumenti per la creazione di nuove forme di abitare, co-immaginando modalità di convivenza e alleanze intra e interspecifiche.
Neutopica è un progetto corale, nato nel 2019 da un’idea di Edoardo Mozzanega, in collaborazione con Eleonora Buono, Emanuela Gussoni, Barbara Novati, Flavia Passigli, Alex Piacentini, Angelica Villa, Marta Meroni, Lucia Palladino, Chiara Prodi e da una rete più ampia di artist3, creativ3 e attivist3 che l’hanno attraversata.

H 14:00-16.00

DARIA GRECO
COLLAGE

Collage è un laboratorio di movimento che parte dalla tecnica artistica del collage.
Che sfumature e valenze potrebbe avere la stessa tecnica applicata ai corpi?
Collage è un campo d’indagine sulla complessità dello stare insieme.

BIO
Daria Greco è una danzatrice e autrice che basa la sua ricerca coreografica sul rapporto fra meccanica del corpo e immaginazione. Artista associata del gruppo Chiasma (MIC), autrice di Noyau (2017), [parentesi] (2022, collaborazione con Jacopo Ruben Dell’Abate) e Crangon Crangon (debutto Short Theatre 2022). Cofondatrice di Ostudio, SìR_sharing in Roma, Scup.

H 16:15-17:35

TEODORA GRANO
DALL’ALTRO LATO – FROM THE OTHER SIDE

ESERCIZIARIO DI SCRITTURA PER L’EMISFERO E LA MANO SINISTRA
Leggere e scrivere non sono neutrali, possono essere personali, ma possono anche essere lenti focali per correggere la vista, per immaginare altri scenari, per inventare altri corpi.

BIO
TEODORA GRANO, si occupa di agitare il corpo.
Appartiene alla porzione di sapiens per cui scrivere è un organo di senso.
Vorrebbe rinascere nel mondo minerale.

H 18:00-19-00

MICHELA DEPETRIS
TRANSFARAOKE

E’ una ricerca sull’uso della voce, della parola, sulla funzione della danza e sulle pratiche partecipative attraverso il dispositivo del karaoke, detonatore dell’azione, chiave d’accesso frivola a concetti densi, un mantra pop, guida per un viaggio che parla di trasformazione. I testi delle canzoni sono alimentati e/o tratti da letture di Karen Barad, Donna Haraway, Paul B. Preciado, bell hooks, Ursula K Le Guin, tra altrx; Le musiche sono pezzi midi di brani conosciuti (Gaga, Beyoncè, Despacito, Corona) e brani di musica elettronica di autrici meno commerciali.

BIO
Artista|performer|dance maker. Lavora in contesti performativi come interprete di altrǝ artistǝ e come creatrice, con linguaggi ibridi tra video, suono, performance, linguaggio coreografico e installazioni, interessata a produrre metodologie e formati che sfuggano alle logiche convenzionali e alle tempistiche abituali di produzione.