Rebecca Marta D’Andrea

CORPO LIMINALE Tracciando identita’ invisibili

Esiste uno spazio interattivo che collega il mondo reale e la dimensione inconscia? Può la creatività darci una chiave per diventare co-creattori più consapevoli in questo spazio liminale?

Tramite una ri-scrittura poetica, il corpo diventa un paesaggio malleabile. capace di accedere ad un io profondo dove è racchiuso un senso di se’ universale. Che intersezioni possono emergere tra il nostro spazio interiore e lo spazio esteriore
quando manteniamo questa coscienza? Possiamo dar voce ad una realtà primordiale di cui siamo tutti parte e trovare un nuovo linguaggio che ci accomuna in questo sentire?

A partire dalla prospettiva fenomenologica che il nostro corpo è parte dello spazio e non separato da esso, dando voce al nostro archivio personale di memorie, desideri e immagini inconsce apriamo la possibilita’ di comprendere una parte piu’ essenziale di noi stessi, composta di significati archetipi,forme simboliche individuali e transpersonali in trasformazione costante da cui
siamo mossi e che muoviamo.

Attraverso la danza, in un processo di riscoperta e riorientamento creativo di queste memorie, tramite un ascolto profondo del corpo, descostruendo i canali percettivi, possiamo accedere ad uno spazio liminale di interazione capace di trasformare la nostra percezione di questi archetipi.
Facendo esperienza delle sensazioni presenti nel corpo la mia ricerca investiga come l’ immaginario del corpo possa trasformarsi in ‘immagine cinetica’, fonte propulsiva per il movimento. Cosa accade al tracciato del corpo quando rivive il
proprio sogno interno? Che nuove coordinate spazio temporali possono emergere tra piu corpi in questa ricerca?
Come comunicano queste ‘immagini cinetiche/immagini sogno’ tra loro?

Nello spazio tra stasi e movimento la mia ricerca vuole investigare le intersezioni tra percezione interiore ed esteriore, ri-abitando uno spazio liminale più vasto e transpersonale. Riprendendo coscienza del nostro senso cinetico e utilizzando la ‘sinestesia’ come modalita’ percettiva che oltrepassa modalita’ abituali di utilizzo dei sensi primari a cui generalmente ci affidiamo,sono interessata a investigare i fili che collegano le pluridimensionalita’ del corpo. e le possibilita` comunicative che emergono da questo ri-orientamento nello spazio-tempo.

Rebecca Marta D’Andrea
Movement Artist
rebeccamartadandrea.wordpress.com
fb LiminalBody

(la foto in primo piano e’ di Jasmin Kokkola dal progetto Divine Ridiculous di Daniel Hernandez, la foto a figura intera è di Chiara Bizzarra Giovanelli)

bio

Rebecca Marta D’Andrea è una danzautrice e ricercatrice di danza. Nata nel 1983, dal 2003 vive tra Inghilterra e Italia. Laureatasi in coreografia presso il Dartington College of Arts nel 2006, nel 2016 ha conseguito un Master in Pratiche Creative a Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance, Independent Dance e Siobhan Davies Dance di Londra con il supporto di una borsa di studio Gill Clarke di Leverhulme Trust.
La sua ricerca artistica artistica indaga le potenzialità del corpo creativo di rivelare nuovi aspetti nel dialogo tra diverse forme e linguaggi artistici, come strumento per svelare pluridimensionalita’ percettive all’interno del nostro senso del ‘reale’ parte di un complesso sistema di fenomeni interconnessi in trasformazione costante.
Ha vissuto a Bristol dal 2012 dove ha insegnato regolarmente Contact Improvisation, Danza Contemporanea e Danza Creativa a professionisti e non. A Torino ha recentemente collaborato con il Collettivo Arcadia PAN-k Ensemble e insegnato presso ArteMovimento Centro di Ricerca Coreografica.